TuttoQua?

L'umanita' sta regredendo

NANOtecnologia indiana

So che il fenomeno mediatico intorno al terzo lancio della NANO (i primi due erano delle finte) non ha risparmiato nessuno: l’auto che dovra’, contemporaneamente, motorizzare il pianeta e salvarlo dall’inquinamento e’ finalmente giunta. Per ora solo in India, nel resto del Mondo si vedra’ piu’ avanti, al momento si tratta solo di fumo negli occhi.

nano01

In India, se volete comprarla, dovete andare in banca, versare 3.000 Rupie di caparra (circa 45 Euro), e sperare di essere nell’elenco dei primi 100.000 fortunati. Alla TATA dicono che faranno una lotteria, noi sappiamo benissimo che decideranno loro, assegnandola prima a VIP, attori, businessmen ed altri personaggi, che la “meriteranno” prima degli altri. Lotteria… TSE’! In India… TSE!!!

Torniamo alla macchina.

I dati tecnici sono piuttosto elementari: monta un bicilindrico di poco piu’ di 600 centimetri cubici che eroga 35 cavalli a 5.250 giri al minuto e 48 Newtonmetri di coppia massima a 3.000 giri. Cosa che dovrebbe consentire alla nanetta di raggiungere i 105 Km/h di velocita’ massima e di consumare un litro di carburante ogni 23 Km, secondo quanto certificato dall’ARAI. L’ARAI e’ un ente indiano che effettua certificazioni sui veicoli a motore, ed e’ stato fondato dalle stesse case automobilistiche indiane, che appartengono tutte, ma proprio tutte, alla lista dei membri. L’ARAI dichiara di lavorare “in harmony and complete confidence with its members…”. Questa cosa mi ricorda molto la storia della tizia che va dall’acquaiolo: “acquaiolo, e’ buona l’acqua oggi?”. “E’ ottima, signora”. Ma va bene, prima di esprimere pareri sulle caratteristiche tecniche della NANO, preferisco attendere di leggere i test di un paio di testate giornalistiche specializzate. Certo e’ che 101 grammi di CO2 per Km non mi sembra un risultato straordinario per un motore cosi’ piccolo che deve spostare un moscerino del genere. Cosi’ come in Europa si utilizzano le normative Euro 1, 2… 5, in India esiste il Bharat Stage o BS. La NANO arrivera’ sul mercato rispettando i parametri BS-II e BS-III che equivalgono a Euro 2 e Euro 3. A conti fatti, l’India sta introducendo solo ora misure sufficientemente serie per la protezione dell’ambiente. Mi sembrano molto indietro: il BS-III fu introdotto nel 2005, e solo in 4 citta’ (Delhi, Mumbai, Chennai e Kolkata) e diventera’ uniforme su tutto il territorio indiano solo nel 2010. Anno in cui, contemporaneamente, 11 citta’ implementeranno il BS-IV. In Europa la normativa Euro 4 e’ gia’ in vigore dal 1 Gennaio 2005.  Quindi, non solo gli indiani sono in ritardo, ma sembra che facciano, come al solito, di tutto per rendere le cose molto complicate. Come fara’ la NANO a salvare il pianeta dall’inquinamento? Se la diffusione della NANO dovesse davvero essere quella attesa e stimata dalla TATA, tutti gli sforzi fatti in Europa saranno inesorabilmente vanificati da questa massa enorme di vetture ancora molto inquinanti. Al di la’ delle normative, sarebbe stato saggio e apprezzabile studiare un motore molto piu’ pulito da montare su questa piccola monovolume. Certo, doveva essere un’auto a basso costo e quindi il budget di ricerca e sviluppo non sarebbe mai potuto essere alto. Ma, prima di tutto non si possono sacrificare l’interesse comune e la qualita’ dell’aria nel nome del business e, in secondo luogo, esistevano altre vie. Ad esempio acquisire la tecnologia da qualcun altro. Un nome a caso? FIAT!

Che altro posso dire? Forse che quel motore li’ mi sembra davvero deboluccio. Sicuramente si tratta di una scelta per contenere consumi ed emissioni, ma e’ fin troppo facile limitare cosi’ tanto la performance per ottenere certi risultati. Altre case, non a caso, hanno scelto altre strade. Inoltre, allo scopo di contenere i costi, oltre ad essere costruita in grande economia, la NANO non dispone di nessun dispositivo elettronico di sicurezza e di ausilio alla guida. Vista l’altezza ed il passo, prevedo moltissimi testacoda e ribaltamenti, soprattutto nei pressi delle rotonde. Per cui, quando accadra’, ricordatevi che l’avevo annunciato.

Non sono in grado di dire nulla sulla resistenza agli urti, la stessa TATA non dice molto, chi vivra’ vedra’, e’ il caso di dire. Ma personalmente tendo ad aspettarmi dei brutti accartocciamenti.

Detto tutto questo, lascio che questo POST  prenda ora la strada dell’analisi competitiva e della strategia di marketing, osservando il tutto dal punto di vista di un consumatore qualsiasi. Prima di tutto chiariamo una cosa: la NANO che costera’ 1.800 Euro in India sara’ il modello base che piu’ base non si puo’, ma ne esisteranno 3 allestimenti, Standard, CX e LX. Per conoscere le differenze, potete cliccare qui.

Io riassumo la situazione del modello base dicendovi che:

  1. Non si puo’ avere la tinta metallizata;
  2. Paraurti e maniglie porte sono in plasticaccia nera;
  3. Lo specchietto esterno c’e’ solo dal lato guidatore (tanto loro non li usano mai!);
  4. Il tergicristallo anteriore non ha l’intermittenza, quello posteriore non c’e’ proprio;
  5. Gli arredi interni sono scarsissimi e fatti con materiali mooooolto economici (il soffitto e’ di Juta!);
  6. Non ha l’aria condizionata (in India!) e non ha i vetri elettrici;
  7. Non ha tasche portaoggetti e portamonete da nessuna parte;
  8. Non ha i poggiatesta posteriori, quelli anteriori sono fissi;
  9. Solo il sedile del guidatore e’ regolabile e scorre solo in avanti e dietro, lo schienale e’ fisso;
  10. Il sedile posteriore e’ abbattibile solo al 100% (per tutti e tre gli allestimenti!), nessun frazionamento. Con un bagagliaio inesistente, sarebbe stato utile poter ribaltare solo una parte del divanetto;
  11. Non ha la chiusura centralizzata (pericolo!);
  12. Non ha ABS, figuriamoci ESP e tutto il resto.

Mi diverte molto il tentativo, assai ingenuo, di paragonare le caratteristiche e gli allestimenti della NANO con la concorrenza, evitando di mettere in competizione il modello base con i corrispettivi della altre case, ma partendo dalla CX. Buttate un’occhio a questa tabella. Troppo facile…

A chi e’ rivolta la TATA NANO? Nelle intenzioni del produttore, dovrebbe essere la nuova volkswagen, auto del popolo indiano, il mezzo per convertire i milioni di individui che circolano, a volte in quattro o cinque, su scassatissime motorette, in automobilisti moderni.

Ci credete? Chi sono secondo voi questi motociclisti indiani? Sono gente che, al massimo, si puo’ permettere la scassatissima motoretta che, nella peggiore delle ipotesi, paga 20.000 oppure 30.000 Rupie. La NANO, al cambio attuale, di Rupie ne costa 117.000! A noi sembrano davvero poche, ma vi assicuro che per moltissimi milioni d’indiani sono una cifra notevole.

Prendiamo ad esempio il mio autista, che guadagna 7.000 Rupie al mese. Per comprarsi la NANO base dovrebbe risparmiare l’intero stipendio per circa 16 mesi! E infatti il mio autista possiede una motoretta per la quale ha speso 25.000 Rupie. Quando e come Coconut dovrebbe essere in grado di pagarsi una NANO? E perche’ dovrebbe farlo? L’80% dei poveracci indiani vive nelle aree rurali, dove la NANO e’ inutile e la motoretta basta e avanza. La NANO dice di percorrere 23 Km a litro, la motoretta ne fa 100 di Km al litro, e’ raffreddata ad aria, i freni a tamburo sono a cavo ,e il tutto non si scassa mai. E se si scassa,  basta un meccanico per biciclette per dargli una sistemata.

Facciamo un paragone con l’Italia, e prendiamo, che so, un autista ATM (giusto per restare in tema di autisti) che guadagni 1.500 Euro al mese. Con 16 mesi di risparmi, costui potrebbe acquistare un’auto del valore di 24.000 Euro. Domani arriva il signor Tata Brambilla che gli dice: “Ue’ pirlun, cusa l’e’ che fai dentro quella macchinaccia li’??. Ma perche’ non ti compri una Ferrari?”. “Signor Tata Brambilla, io faccio il tranviere e tengo famiglia, e’ gia’ tanto che riesca a permettermi questa, come faccio a pagare 200.000 Euro per una Ferrari”. “Ma quali 200.000 Euro? Da oggi io ti do la Tatari a 80.000 Euro! Dai mangiasavun, comprala, vedrai che l’e’ bella a va bene!”.

Voi, nei panni del tranviere, che fareste? Io un’idea ce l’avrei, e a me piace.

E allora cosa farsene della TATA? Farne un’auto trendy, come la Smart, la MINI e la 500… ehm ehm ehm!! La vedo molto dura.

E poi, in India, chi si puo’ permettere di spendere 4/500.000 Rupie per una Maruti-Suzuki o per una Hunday, difficilmente acquistera’ l’auto del popolo, non solo per una questione d’immagine, ma anche per non rinunciare a qualche piccola comodita’ in piu’. Gli altri, beh, gli altri non lo so…

Chiudo con questo morphing scherzoso che ho creato ieri, di cui, spero, i Tatiani non si risentano troppo.

AGGIORNAMENTO 28 MARZO 2009: Nuovo POST qui.

26 marzo 2009 - Posted by | Bestialita' | , , , , , , , , , ,

21 commenti »

  1. Interessante, soprattutto considerato che le Tata sono famose per la scomodità… immagino che questa sarà un vero gioello. Mr. Tata non sembra un’aquila, tra acquisizioni sbagliate e progetti dubbi. Probabilmente i Tata hanno fatto il loro tempo. I loro soldi hanno origine nei traffici con il Raj. Essendo tra le poche grandi famiglie hanno fatto il bello e brutto tempo nel periodo di autarchia. Forse sono dinosauri destinati a scomparire in un mercaato non drogato…
    Niki

    Commento di Niki | 26 marzo 2009 | Rispondi

  2. Credo che anche la partnership con FIAT sia destinata a vita breve…

    Commento di tuttoqua | 26 marzo 2009 | Rispondi

  3. “Acquaio’ l’acqua è buona”, non si può sentire proprio. La frase corretta è “Acquaiuo’ l’acqua è fresca?”. per te niente casatiello e forse niente pastiera a pasqua.

    Commento di Indonapoletano | 26 marzo 2009 | Rispondi

  4. Mio caVo, questo e’ un blog inteVnazionale, queste citazioni teVVone non le posso sempVe applicaVe 😀

    Commento di tuttoqua | 26 marzo 2009 | Rispondi

  5. […] Facciamo il pelo alla Nano (nel senso di auto della Tata) Salta ai commenti Al mio appello sull’avere la verità sulla Tata Nano, appello che già conteneva delle critiche sull’aspetto “sociale” della vettura della Tata, ha risposto prontamente il caro amico Tuttoquà che, dall’alto (oltre 1.80) della sua conoscenza motoristica ha fatto il pelo alla piccola vettura indiana. Riporto qui il suo post a riguardo. […]

    Pingback di Facciamo il pelo alla Nano (nel senso di auto della Tata) « Indonapoletano’s Weblog | 26 marzo 2009 | Rispondi

  6. Lascia perdere ‘sti rottami.
    Piuttosto, parlando di cose serie, ce l’hai già duro per domenica?
    Dottordivago

    Commento di ilpandadevemorire | 26 marzo 2009 | Rispondi

    • Ragazzo, ce l’ho talmente duro gia’ da quando ho visto la prima foto della F60, che per sopravvivere fino a domenica l’ho dovuto mettere in ammollo!

      Commento di tuttoqua | 27 marzo 2009 | Rispondi

  7. Cosa ci dici di quel fuoristrada molto spartano, dovrebbe uscire fra poco. Non ricordo il nome…..mi sembra inizi con la m ed assomiglia alla jeep

    Commento di Trudy | 27 marzo 2009 | Rispondi

    • Trudy, penso ti riferisca al Mahindra Goa, che qui si chiama Scorpio. E’ una buona macchina per l’India, ma tieni presente che per standard di qualita’, Mahindra e’ inferiore a Kia e Hunday, che da noi sono dei discreti SUV e niente di piu’.

      Commento di tuttoqua | 27 marzo 2009 | Rispondi

  8. Dovrei sostituire la mia vecchia Land Rover ,che si trova in Africa.Quelle che fanno adesso hanno dei componenti elettronici che con la polvere si guastano subito.E poi non vorrei più spendere un patrimonio per una macchina . Mi interessa solo che sia robusta e che soprattutto mi porti sempre a casa come ha sempre fatto la mia fidata Land. L’avevo vista su un giornale, la linea non mi dispiace però essendo appunto…. Indiana…..

    Commento di Trudy | 27 marzo 2009 | Rispondi

    • Trudy, ho capito. Allora potrebbe essere una buona scelta, l’importante e’ che sia una versione 4×4, perche’ qui la Mahindra Scorpio e’ 2×4, e se la vuoi a trazione integrale devi ordinarla a parte.

      Io pero’, se dovessi sostituire la tua mitica Land Rover con un mezzo robusto e spartano, mi andrei a cercare una UAZ 469. Su Google ne trovi un sacco. E, in particolare, cercherei una versione italiana, importata da Martorelli, perche’ questa versione veniva addolcita parecchio e, soprattutto, montava un ottimo motore diesel 2.5 litri della Peugeout.

      Commento di tuttoqua | 27 marzo 2009 | Rispondi

  9. Con la UAZ motore Peugeout avrei problemi con i pezzi di ricambio.Inoltre non si posssono più importare macchine con la guida a destra. Comunque grazie del consiglio.
    Buon W.E.

    Commento di Trudy | 28 marzo 2009 | Rispondi

    • Trudy, le UAZ importate in Italia avevano la guida al posto giusto 😉

      Commento di tuttoqua | 28 marzo 2009 | Rispondi

  10. Non mi sono spiegata bene, è in Kenya che non si possono più importare macchine con la guida a destra

    Commento di Trudy | 28 marzo 2009 | Rispondi

    • Quello che dicevo e’ che le UAZ 469 che venivano importate in Italia, avevano tutte la guida a sinistra, non a destra 😀 Ma non insisto, mi sa che l’hai scartata comunque.

      Commento di tuttoqua | 28 marzo 2009 | Rispondi

  11. […] sulla NANO Della NANO ho gia’ parlato qui, ma l’argomento non si esaurira’ presto. Oggi sono in grado di dirvi qualcosa in […]

    Pingback di Ancora sulla NANO « Tutto Qua? | 28 marzo 2009 | Rispondi

  12. e…….hai ragione ! Ho la testa dura, mi confondo sempre, per me la macchina con la guida a destra è quella che viaggia sulla corsia di destra.E continuo a sbagliare nonostante sulla mia Land (portata dall’ Italia) abbia un adesivo con scritto “L A D”

    Commento di Trudy | 29 marzo 2009 | Rispondi

  13. Ciao
    Ho 37 anni
    E cerco un genio come te per un mio brevetto che voglio portare sul mercato .
    Puoi darmi una mano .?
    Vivo in Germania.

    Commento di Palaia Salvatore | 8 luglio 2009 | Rispondi

  14. […] ricordate i miei POST sulla TATA NANO (qui, qui e qui), la vetturetta indiana da 1.500 Euro? Dopo aver letto vari articoli, mi ero formato […]

    Pingback di La piccola fiammiferaia (POST sull’India) « TuttoQua? | 22 ottobre 2009 | Rispondi

  15. […] Qui e qui i miei POST sulla NANO pubblicati a Marzo del 2009. […]

    Pingback di TATA NANO: successo o flop? « TuttoQua? | 16 dicembre 2010 | Rispondi


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