Crocs o non Crocs?
Sicuramente conoscerete le Crocs, queste scarpe che hanno letteralmente invaso il Mondo. Sono degli zoccoli di gomma con tanto di fibia ribaltabile, e leggo che in Italia costano 45 Euro, che per dei pezzi di gomma fatti in Cina mi sembra una cifra folle. Oggi sono andato a comprarmene un paio qui, un modello un po’ diverso, ma ho visto che le Cayman, nel negozio ufficiale Crocs dell’MGF Mall di Gurgaon, costano 1.500 Rupie, cioe’ quasi 23 Euro.
Non ho preso le Cayman per la semplice ragione che le ho gia’, solo che ho quelle di un altro marchio che si chiama Aussie Soles: in un negozio di scarpe del Galeria Mall le ho pagate… 200 Rupie, ovvero 3 Euro!!
Ora mi direte, ma le Crocs sono le Crocs. La risposta e’, perche’? Paragonando le originale alle copie, risulta evidente anche a un cieco che:
1- Il disegno, sia della scarpa e sia del plantare, e’ esattamente lo stesso, al millesimo;
2- La gomma e’ esattamente la medesima: stessa consistenza, stessa sensazione tattile, stesso odore perfino;
3- Sono entrambe Made in China;
4- Il punzone di metallo che tiene la fibia attaccata allo zoccolo e’ lo stesso.
Ora mi domando: se le Aussie Soles costano 3 Euro, come e’ possibile che le Crocs ne costino 23?? Sono uguali, prodotte nello stesso paese, importate si presume nello stesso modo, vendute in negozi veri e non in bancarelle, eppure le seconde costano 7 volte le prime. Io posso capire che c’e’ il marchio, che equivale a pubblicita’ e a tutto il resto… ma 7 volte, per un pezzo di gomma? Per non parlare del fatto che in Italia costano esattamente il doppio, cioe’ 14 volte!! Con un paio di Crocs ti compri 14 paia di Aussie Soles… a conti fatti conviene farne scorta e gettarne via un paio ogni mese!!
Insomma, a me sembra un furto bello e buono, uno dei tantissimi che subiamo dalla mattina alla sera.
Come dire che gli indiani sono esasperanti perché rubano letteralmente su tutto e di continuo (delle tarme) invece da noi rubano solo pochi ma su larga scala. Tu guarda cosa hanno fatto la City di Londra e Wall Street.
Sai quello che dicevano gli storici una volta, no? Uccidi una persona e sei un assassino. Ne uccidi milioni e sei uno statista!
Le crocs non le considero, offendono il mio senso estetico. La prima volta che le ho viste, tra l’altro, dicono che abbia suscitato l’ilarità degli astanti esclamando “ma dove va quella lì con gli zoccoli da giardinaggio?”
I 20 euro di differenza stanno nel marketing che te le fa comprare a 23 euro. 5 euro per il marketing, gli altri 15 sono il margine di guadagno che distanzia un’operazione commerciale esemplare denominata Crocs, dalla copia conforme ma non glamour Aussie Soles.
Ma tanto per farmi i fatti tuoi, dovete fare del giardinaggio?
No Erba, niente giardinaggio 😀
…ed io faccio un pezzo sulle infradito, che sono messe pure peggio.
Dottordivago
Attendo il tuo POST con ansia…
Ma scusa, quanto vuoi pagare un paio di scarpe che si chiamano Sola? 3 euro è pure troppo. Nome Omen.
In effetti… 😦
E’ il normale caso delle griffe su merci senza valore intrinseco. Le magliette Lacoste o D&G, le fanno tutte nello stesso posto (adesso anche in Cina costa troppo) tipo Vietnam o Bangla Desh . Costano 30 cent, lì le paghi 1 euro, in Europa 50 Euro e si incazzano se le compri dai cinesi. Dicono che sei un furfante che alimenti un mercato clandestino mafiosoe che aiuti la malavita, se ti beccano a comprarle sulla spiaggia a Rimini ti rifilano 3300 Euro di multa non teoriche, lo fanno con regolarità. A parte che se io avessi una griffe sarei molto preoccupato di non essere piratato, vuol dire che la tua roba fa schifo. Comunque anche qui i Italia le Croc tarocche costano 4/5 Euro.
Enrico
Annoso problema, già da un bel po’ le sirene della pubblicità raccomandavano COMPRATE ITALIANO!! io ho comprato una camicia merca Rodrigo, l’ho pagata 78 euro (cinque o sei anni fa) e sull’etichetta c’era scritto testualmente: prodotto importato – Styled in Italy.
La settimana dopo da Auchan trovo un’offerta di camicie a otto euro l’una, stesso cotone rigato, stessa etichetta: prodotto importato. Non era styled in Italy e la marca era Luckyman e non Rodrigo. IDENTICHE in tutto tranne che per il marchio. a questo punto anche una imbecille come me ha capito che comprare italiano significa soltanto arricchire l’importatore e una ditta che di suo ci mette solo il nome, alla faccia della sbandierata difesa dei nostri lavoratori
Ci sono dei prodotti veramente made in Italy. Ad esempio nel mio settore, l’alta gioielleria, c’è un solo paese che tiene il passo: la Francia. Noi e i francesi siamo i migliori del mondo. E si vede. Non c’è barba di asiatico che tenga.
Il lavoro è troppo di alto livello, presiso, perfetto, affascinante! Nessuno è bravo come noi e conosco bene sia l’Asia sia il mio lavoro!
Infatti, il problema è il valore intrinseco, se una cosa ha valore al di la della griffe, copia fin che vuoi alla fine ti costa più o meno uguale e la mia è fatta meglio. Ma se vendi una maglietta da 50 cent a 50 euro e poi ti lamenti che ti copiano sei da bastonare.
Per Asia intendo (dal punto di vista lavoro) India, Tailandia, Indonesia, Nepal, Cina (Hong Kong e Taiwan comprese) e Malesia. I giapponesi, le loro cose (es. Mikimoto) le fanno fare in Italia (neanche in Francia, loro sono maniaci della perfezione). Non so se rendo l’idea.
[…] di ilpandadevemorire Qualche tempo fa leggevo un post del “me amìs” Tuttoqua in cui si capisce che è un uomo realizzato, in pace col mondo e sicuro di sè: come considerare […]
Pingback di Lunga vita all’Oviesse « il Panda deve morire | 11 Maggio 2009 |
[…] di laptop sotto braccio, prendo la prima rampa di scale e… swishhhhhhhhhhh! Piede destro (con Crocs!) parte veloce in avanti e il TuttoQua vostro qui presente per servirvi cade a corpo morto con […]
Pingback di Firuli’ Firula’… crack! « Tutto Qua? | 26 Maggio 2009 |
cmq x la cronaca le crocs sono fatte in italia no in cina!!
Ciao Sonia, sara’ anche come dici tu, e devi crederci parecchio, visto che hai chiuso con ben due punti esclamativi. Pero’ c’e’ un piccolo dettaglio: sotto le suole c’e’ scritto Made in China…
no mi spiace x te, guarda le ho davanti a me, prese oggi, da una persona ke lavora all interno della ditta di produzione. Da li escono anke modelli solo x cina o america,ke in italia nn troviamo,o troveremo anno prox. Anke x me è un assurdo spendere 59€ dove vivo io questo è il prezzo. Oggi però ho dato 20€. Posso dirti ke sotto la suola cè scritto made in italy, e confrontando con qll tarokke sia qll da 5€ prese al mare dai cinesi,ke qll di marca wouz ke comprato anno scorso a 35€ la differenza cè, nella gomma, nel plantare (crocs ortopedico). Nn voglio far polemike, penso ke la qualità si paghi non in modo esegerato ma diamo a cesare quel …….ciao
tutto qua, sei sparito? Aspetto un tuo commento, questa volta nn l’hai detta tutta giusta. Bisogna informarsi bene prima di screditare qualcuno o qualcos,nn credi? Dai skerzo!
No Sonia, non sono sparito, sono in vacanza da ieri, e per collegarmi devo camminare 😉
Dunque, siccome anche io ho le mie Crocs qui davanti a me, e meno che io non mi sia rincitrullito del tutto, sotto c’e’ proprio scritto Made in China, allora le possibilita’ sono due:
1- Le Crocs vendute in Asia vengono prodotte in Cina e le Crocs per l’Italia in Italia
2- Oppure, come capita per tantissimi altri prodotti, le Crocs le fanno tutte in Cina, poi le mandano in Italia, dove gli attaccano l’etichetta tanto per dire che sono Made in Italy
Conoscendo come funzionano le multinazionali, io propendo per la seconda opzione. Tu?
buone vacanze,allora!
La verità sta nel mezzo..di comunicazione.
Basterebbe visitare il sito istituzionale per sapere che le fanno in Italia , in Messico , in Cina , ecc. ecc.
Quello che dovrebbe far pensare nell’epoca della “globalizzazione” è che stiamo parlando di ciabatte americane fatte in cina ed in italia con un ragazzo italiano che lavora in india e tanto per metterci sopra un carico …le Aussie SOles in UBA costano un pacco , sui 50$ molto di più delle crocs…paese che vai , ciabatte che trovi , o i sales manager ci stanno prendendo tutti per il cuculo ?
La seconda che hai detto? 😉
io le ho comprate in un mercatino e le ho pagate 4 euro. esistono dei modelli molto rigidi, e altri fatti quasi come le croc originali molto nmorbidi e flessibili. per essere dei prodotti in plastica, made in cina, 40 euri mi sembrano troppi. sul discorso made in italy, ci sarebbe da parlare tantissimo. il 99% viene prodotto all’estero e poi rivenduto da ditte italiane come nazionale. pensa che da noi comprano anche il caglio per fare i formaggi dai paesi dell’est, riempendoci di radiazioni. E che dire delle osannate griffe dell’alta moda, prendono i contributi per pubblicizare il made in italy, e spesso i reali proprietari sono società con sedi in paradisi fiscali.
Ma si, fanno fare i capi in India e in Cina, poi arrivano in Italia e c’attaccano l’etichetta Made in Italy… Tornando alle Crocs, io sono sicuro che anche quelle vendute in Italia con marchio Made in Italy arrivino da qualche altra parte semi-assemblate. Poi, ci sono da dire due cose, confrontandole con quelle da 4 Euro. La suola delle Crocs e’ estremamente confortevole, se paragonata a quella delle economiche. Pero’ la favola che non fanno sudare il piede resta una favola.
Infatti fanno sudare lo stesso. Io le metto d’inverno per casa come ciabatte e sono fantastiche ma d’estate non le voglio neanche vedere in fotografia!!
A me è capitato di comprare una camicia all’Oviesse una catena di abbigliamento economica. Qualche tempo dopo passeggiando per la Coin la rivedo… Costava esattamente 3 volte in più, aveva un marchio diverso ma era identica in tutto e per tutto proprio la stessa!!
Stessa cosa per la linea vestitini da neonato ho trovato due tutine identiche precise sputate proprio non si poteva sbagliare marchiate una Fagottino Oviesse e l’altra Twitty della Coin.
Insomma… Ti vendono una cosa e tu scegli se vuoi pagarla 10 o 30… Fai tu…
coin e oviesse sono la stessa cosa, cambia solo il marchio e il posizionamento sul mercato, ma tutto è in mano alla stessa spa.
per le crocs 45 euro con master card, per le nike 120 euro con master card, per la stupidità umana non c’è prezzo, gli idioti sono gratuiti in tutto il mondo.
Peccato che il materiale di cui sono fatte non sia semplice gomma, ma resina antibatterica a cellule chiuse (Croslite per la precisione). Le altre costano 3€ perché sono di plastica; puzzano, si deformano e fanno sudare. Prima di fare certe affermazioni, è meglio documentarsi a dovere, non ti pare?
Abbello, con Wikipedia siamo capaci tutti adesso! Quando ho scritto quel POST, ormai 6 anni fa, queste piccole comodita’ che fanno si’ che qualsiasi ignorante arrogantello come te possa spararsi le pose da saputone, non erano ancora vastamente disponibili come oggi. E, comunque, croslite o non croslite, parliamo di una resina sintetica, quindi e’ gomma! Che poi sia antibatterica o meno e’ tutto da vedere, visto che le scarpe sono continuamente esposte al contatto con il suolo. Forse, prima di fare certe affermazioni dopo aver googlato qualcosa, bisognerebbe comunque provare a usare la propria testolina di cazzo. Addio.
ha ragione fraus invece…tu le crocs le devi indossare in testa
se paghi meno hai meno se paghi di + hai di piu’ solo che gli spilorci lo negano.
Gigi, ti sfugge il punto. Anche se la qualita’ della gomma fosse cosi’ superiore, la domanda e’: come si giustifica un prezzo dieci volte superiore? Non 2, non 5 volte, ma 10? E poi, se avessi letto bene il POST, avresti visto che le Crocs le avevo gia’ acquistate, e stavo solo cercando di capire come mai ci fosse una differenza cosi’ abissale. Darmi dello spilorcio, senza conoscermi e senza apparentemente comprendere il testo, mi sembra un’offesa gratuita.
Tu hai dato dell’ ignorante arrogantello e della testolina di @azzo a un altro utente…quelle erano offese gratuite 😉
Nel merito ripeto: la differenza di prezzo ha sicuramente la giustificazione nel materiale scadente di quello che costa meno, colori cancerogeni, reazioni allergiche serie, conformazione della scarpa perche’ dal piede dipende la postura della schiena.
Scusa comunque.
Gli ho dato dell’arrogantello ignorante a ragion veduta: aveva fatto copy&paste da Wikipedia, sostenendo che io avrei dovuto documentarmi a dovere quando lui, probabilmente, fino a 5 minuti prima non sapeva niente. E poi, vedi, il problema e’ che un blog serve a condividere i pensieri di chi scrive e non a fare divulgazione scientifica. Che io sapessi o meno di quale pregiato o prezioso materiale fossero fatte le Crocs non fa alcuna differenza, perche’ un paio di ciabatte di gomma non dovrebbero mai costare 50 Euro.
Ho comprato un primo paio, tutto ok. Ho comprato un secondo paio stesso modello stessa misura che all’inizio risultavano un po’ piu’ strette e dopo una stagione si sono rinpiccolite che non mi entra neanche il piede