CartaSI? Macche’, CartaNO!
Le inspiegabili inefficienze di un sistema vanno quantomeno condivise.
Premessa: sono felice cliente CartaSI da… boh… saranno almeno 13 o 14 anni, non me lo ricordo nemmeno piu’. In questo lungo periodo mai un problema, mai saltato un pagamento, mai fatto storie per nulla e mai ricevuto storie da loro.
Tanto e’ che il rinnovo della Carta e’ sempre avvenuto tranquillamente e tacitamente attraverso la mia Banca. E infatti, giunta a scadenza (a Giugno 2010) la mia CartaSI VISA, mi chiama la Banca per informarmi che e’ arrivata la nuova. Strano mi dico, so che la mia banca ha cambiato gestore e adesso usa MasterCard (che mi e’ stata gia’ consegnata), perche’ mi mandano la carta comunque? Risposta della Banca: “si vede che ci tengono a lei come cliente e hanno deciso di rinnovargliela direttamente. Vabbe’, mi ri-dico, passo a prenderla con comodo e la attivo.
In quegli stessi giorni, mi trovo nella cassetta della posta una laconicissima comunicazione di CartaSI che mi dice: “caro cliente, siamo spiacenti di informarla che la sua richiesta di carta di credito e’ stata respinta”.
TuttoQua? (non a caso). Evidentemente dev’essere pervenuta una partita di fumo avariato negli uffici di CartaSI e adesso si sfogano con me… Di che cacchio parlano, la carta e’ appena arrivata?!?
Il problema pero’ e’ che la lettera non contiene altro: non una miserabile spiegazione e non un miserrimo numero di telefono da contattare per saperne di piu’. Niente!
Pero’, siccome io sono gia’ cliente CartaSI, chiamo il numero verde riservato ai titolari e mi faccio spiegare che minchia stanno combinando.
Io: “Buongiorno, sono TuttoQua, mi avete scritto ‘sta roba ma non mi avete spiegato nulla, posso sapere di che si tratta?”
Lei: “Ma qui veramente non risulta nessuna carta, ne’ richiesta e ne’ respinta”
Io: “Vabbene, allora vuol dire che vi fate le canne col cicorione e ora lo so. Grazie e scusi il disturbo”
Lei: “No, aspetti che le passo un collega che controlla meglio”
Lui: “Mah… si qui… in effetti… ci sarebbe una richiesta…”
Io: “Beh, e che roba e’?”
Lui: “Mah… non si capisce bene… e’ arrivata per posta… aspetti, qui c’e’ un indirizzo email…”
E mi dice il mio indirizzo aziendale… (tra l’altro che razza di sistemi hanno che per risalire al nome del cliente devono cercare il dato col lanternino??).
A quel punto pero’ mi ricordo: due mesi prima ho compilato tutti i documenti in azienda per richiedere una Carta Gold Corporate. Sapete com’e’: la paga l’azienda, la garantisce l’azienda, ha un bel po’ di servizi accessori e, soprattutto, l’addebito arriva eoni dopo, cosi’ si fa in tempo a incassare il rimborso spese ancora prima di pagare. Una bella comodita’. Io ho scaricato i moduli dalla Intranet, ho fatto preparare il documento che attesta il fatto di essere dipendente (lo prepara l’Ufficio del Personale ovviamente), ho allegato i documenti e via, un bel fax.
A quel punto mi parte l’embolo!
Io: “Cioe’, mi faccia capire. Io sono (grrrr) vostro cliente da una vita, non ho mai avuto un (grrrrr) problema, mi avete appena (grrrrr) rinnovato la mia carta personale, e mi (grrrrr) respingete questa richiesta che per voi significa rischio zero??? Ma guardi che fumate (grrrrrrrrrrrr) roba pesante da quelle parti! Ma dice almeno il perche’??? Cosi’ magari trovo il modo di farvi fare il culo da qualcuno??? GRRRRRRRRRRRRRRRR!!!“.
Lui: “Ah… io non lo so, deve scrivere due righe e mandare un fax al numero che adesso le do”
Dopo aver bestemmiato un aramaico a causa dell’evidente efficienza del servizio clienti di CartaSI, scrivo le due righe e mando il fax, di cui ho pure esito OK. Questo avviene almeno 8 settimane fa. Avete visto o sentito qualcuno voi? Io no!
C’e’ qualcuno di CartaSI Italia che legge questo POST e mi puo’ far sapere il nome dello spacciatore aziendale?
C’e’ qualcuno che ha avuto un problema simile ed e’ riuscito a risolverlo, anche magari tramite uso di lupara?
Grazie.
GP di Germania: “nell’interesse dello sport”
C.v.d.
E l’ho gia’ scritto nell’aggiornamento serale del POST di ieri. Le Rosse si sono beccate un bel multone di 100.000 dollari. Che di questi tempi saranno pure soldi, ma che per una scuderia che presumibilmente spende 500 milioni di Euro all’anno sono bruscolini. Quindi meglio tacere, pagare e intascare la doppietta in terra teutonica.
Ma non e’ giusto.
Stamattina leggo sulla Gazzetta.it qualche affermazione di Stefano Domenicali, che tra le altre cose dice “nell’interesse dello sport abbiamo deciso di astenerci dall’avvio della procedura di appello…”.
L’interesse dello sport?
L’INTERESSE DELLO SPORT???
Caro Stefano, lo dico a te e a chi ti ha messo li’: l’interesse dello sport lo si persegue fungendo da esempio per gli altri, a cominciare dal rispetto delle regole. Perche’ la leadership di un mito come la Ferrari non la si esercita solo costruendo la monoposto migliore e lavorando sodo per arrivare a mettere due piloti davanti agli altri. Tutto cio’ e’ molto bello e vi fa onore, ma la leadership si esercita guidando il gruppo in modo etico e coerente!
Per dinci e poi per bacco!
L’interesse dello sport e’ anche quello delle centinaia di migliaia di spettatori che hanno pagato un biglietto per vedere uno spettacolo vero in pista e non l’interpretazione distorta del concetto di convenienza. E dei tifosi di Felipe Massa, che avrebbero tratto grande gioia nel veder vincere il loro beniamino. E poi? Ci vogliamo scordare di quei centinaia di milioni di fessi che vi guardano in TV tutte le volte, a partire dal sottoscritto?
Ma scusa, ma a chi la vogliamo raccontare? Lo sport… Sappiamo benissimo tu e io e qualche altro miliardo di persone che qui di sportivo c’e’ molto poco. Quando si spende quello che si spende, e’ necessario vincere per far tornare i conti. Un altro 2009 non te lo potevi certo permettere. Pero’, ragioniamo. Quando alla fine dell’anno Alonso NON avra’ vinto il Titolo Mondiale, cosa penserai della manovraccia che hai compiuto ieri?
Ma almeno fatti furbo no? Tu e quel pirlone di Rob Smedley (l’ingegnere di macchina di Felipe Massa) che ha pure detto “sorry”. Vuoi dare un ordine di scuderia? E digli che sta per finire la benzina o che si sta mangiando il cambio o che sta strisciando le chiappe a terra. Qualsiasi cosa, ma non quello! Ma allora siete proprio una manica di dilettanti! Metticeli tu quei 100.000 verdoni, oppure chiedili a Rob!
A me non sei mai piaciuto, ma ora stai facendo di tutto per trasformare la mancanza di fiducia in te in mancanza di Fede nella Ferrari.
Vattene! Io voto per Jean Alesi come Direttore Sportivo del team Ferrari di Formula 1.
Vogliamo Jean! Vogliamo Jean! Vogliamo Jean!
Post-gara Gran Premio di F1 di Germania 2010
E’ INACCETTABILE!!!
Ho sempre detto che Massa deve accettare il suo ruolo di seconda guida, ma le gare si vincono in pista e non a tavolino.
Al 42-esimo giro Massa e’ meritatamente primo e Alonso secondo, in virtù di una ottima partenza di entrambi e di un pacchetto notevolmente migliorato.
Ma che succede? Succede che l’ingegnere di macchina di Massa gli dice: “Alonso (pausa) is (pausa) faster (pausa) than (pausa) you. Can you confirm you understood the message?”. Silenzio, ma dopo pochissimo Massa alza il piede (si vede anche nei dati telemetrici) e Alonso va in testa. Subito dopo riparla l’ingegnere: “ok well done. Stay with him now… Sorry”. Cioè… gli ha chiesto pure scusa! Tanto valeva sparasi una fucilata nei maroni.
Il problema, a parte lo smacco per il brasiliano, di cui uno se ne potrebbe anche fregare? Il problema e’ che gli ordini di scuderia sono proibiti dal regolamento.
E quindi, fatta cosi’ e’ davvero sporca, per cui La Ferrari merita di essere sanzionata per questa inspiegabile comportamento! E Domenicali merita di essere licenziato in tronco, insieme a quello spocchiosissimo Colaianni!
Andate a lavorare!
Ah… Scusate, sul resto della gara non c’è nulla da dire, stavolta anche le McLaren sono rimaste anni luce dietro. Peccato, un weekend perfetto per quelli di Maranello, sporcato da questo gesto veramente insano che avrà sicuramente degli strascichi.
AGGIORNAMENTO ORE 21:23: Come volevasi dimostrare, la Ferrari si e’ beccata un multone da 100.000 Euro dollari ed e’ stata deferita al Consiglio Mondiale della FIA. Che probabilmente, esaminati i fatti, farà una bella ramanzina a Domenicali & C., minacciandoli di sanzioni molto severe nel caso l’episodio si dovesse ripetere. Ed e’ giusto non aver penalizzato la scuderia incidendo sul risultato finale, perché la squadra di Maranello non ha danneggiato nessuno, se non se stessa e qualche milione di fan sparsi in giro per il Pianeta. Mi viene spontanea una domanda: quando mandiamo qualcuno a casa?
Commento gara precedente: Gran Premio d’Inghilterra.
Uno sguardo al futuro
Uno dovrebbe parlare delle cose che conosce, me ne rendo conto. E mi rendo conto che su questo blog rarissimamente ho raccontato di tecnologia legata al mio ambito professionale. Per chi non lo sapesse ancora, lavoro nelle Telecomunicazioni. Questo significa che negli anni ho avuto a che fare con praticamente tutto cio’ che in qualche modo interagisce con un telefono cellulare: dal fatto di connettersi al proprio gestore, fino a utilizzare servizi di varia natura, come i messaggi, la navigazione wap/web e ancora al mondo delle applicazioni.
Bene, oggi voglio parlare brevemente di futuro, perche’ le Telecom stanno andando incontro ad un cambiamento epocale. Cerchero’ di essere breve e semplice, voi fate domande se credete e votate il sondaggio in fondo al POST.
Iniziamo dalla Rete. La Rete di comunicazione cellulare e’ composta da tanti pezzi, tutti molto complessi, ma i due sottoinsiemi piu’ rilevanti sono la Rete di Accesso, cioe’ il sistema che consente ad un cellulare di agganciarsi a un ripetitore, e la Rete di Trasmissione, vale a dire quel vastissimo sistema di trasporto, fatti di cavi e ponti radio, che collega tutti i ripetitori alle centrali e che porta in giro la nostra voce e i nostri dati. Entrambi questi pezzi stanno per cambiare drasticamente. Negli anni abbiamo assistito ad una evoluzione frenetica: dal TACS, al GSM, al GPRS, all’EDGE per arrivare all’UMTS, meglio conosciuto come 3G. Naturalmente l’evoluzione non ha cancellato il pregresso. Ad esempio la copertura GSM/GPRS resta ancora la migliore quando si tratta “parlare”. E’ capillare, arriva quasi dovunque, e’ piu’ stabile ed e’ anche piu’ economica, dal punto di vista dell’operatore. La copertura UMTS e’ meno capillare (ma tendera’ a raggiungere quella del GSM presto), ma e’ molto piu’ potente. La navigazione mobile in banda larga si realizza solo con l’UMTS. In alcune grandi citta’ italiane si puo’ arrivare anche a 28.8 Mbit/secondo, a patto di utilizzare una chiavetta capace di tale performance.
Ricordatevi pero’ che la maggior parte dei telefonini in circolazione puo’ fare al massimo i 7.2 Mbit/secondo.
Ma al di la’ di questo, la verita’ e’ che per la maggior parte del territorio, la velocita’ reale di connessione si attesta intorno ai 2 Mbit/secondo. Questo non solo perche’ garantire ovunque una copertura ad altissima velocita’ e’ una roba costosissima e che ha tempi lunghi di realizzazione, ma anche perche’ la “risorsa radio” (la banda disponibile) e’ limitata, molto piu’ limitata della Rete Fissa (ADSL), per ragioni tecniche con cui non vi voglio annoiare. Nei prossimi 18 mesi, gli operatori si impegneranno da un lato ad aumentare la performance media della Rete Mobile e dall’altro a portarla a valori di picco superiori ai 40 Mbit/secondo, utilizzando la tecnologia HSPA+.
Ma la vera novita’ e’ un’altra. Nel giro di 3 anni circa arrivera’ l’LTE (Long Term Evolution). Una tecnologia radiomobile nuova e innovativa che, gia’ ora in laboratorio e in test specifici sul campo, mostra di poter raggiungere e superare i 100 Mbit/secondo. C’e’ un bel video su Youtube qui. Non e’ utopia, funziona, e un operatore americano che si chiama Verizon ha appena annunciato che l’anno prossimo lancera’ l’LTE in 25 Network in modo da raggiungere circa 300 milioni dei suoi clienti.
Ora, detto tutto questo, immaginate una cosa: che nel giro di 3 anni il numero di automobili triplichi, e che ogni automobile sia grande il triplo del modello analogo attuale. Bene, ora provate a pensare cosa accadrebbe se le strade e le autostrade restassero quelle che sono oggi. Sono gia’ al collasso cosi’, figuriamoci!
Lo stesso problema si pone per un operatore di Telecomunicazioni che ha deciso di dare un servizio incredibilmente veloce e stabile ai suoi clienti. Come si fa a mandare in giro una mole cosi’ grande di informazioni, se la Rete di Trasmissione resta quella attuale?
La risposta e’ la Fibra Ottica. Questo e’ uno dei motivi per cui alcuni operatori italiani si sono recentemente riuniti per cercare di dare vita ad una societa’ che realizzi una infrastruttura di rete ad alta velocita’ e la “venda” agli operatori agli stessi prezzi e alle stesse condizioni. Gia’, perche’ oggi il problema e’ che Telecom Italia ha il controllo della Rete in Italia, una Rete che e’, in larga parte, vecchia e obsoleta. Si basa infatti ancora sul doppino in rame che ormai sta per compiere 60 anni. D’altro canto la rete in rame di Telecom Italia e’ il suo vero assett, e Telecom non intende deprezzarlo cosi’ facilmente, se non e’ in grado di mettere le mani sulla nuova infrastruttura e di monopolizzarla. E infatti Telecom non e’ d’accordo con la proposta degli altri operatori, ma a mio modesto parere non potra’ starne fuori a lungo.
Una Rete in Fibra ottica come la suddetta garantira’ una capacita’ di trasmissione dei dati infinitamente maggiore di quella attuale, permettendo di realizzare le velocita’ di connessione e navigazione che l’LTE promette. E non e’ tutto, perche’ una Rete in Fibra cosi’ capillare mettera’ in condizione gli operatori di fornire una ADSL di nuova generazione che sara’ velocissima e stabilissima. Qui trovate un video sulla Fibra realizzato da Vodafone.
Se vi piace il topic nei prossimi giorni vi parlo del futuro delle applicazioni mobili.