TuttoQua?

L'umanita' sta regredendo

Arrivano le bollette!!

Ieri riflettevo su una cosa che non ho ancora vista riflettuta in Rete. Beh? e’ una licenza poetica…

E cioe’ che, causa clausura, tutti hanno gia’ visto o vedranno ingrossarsi le bollette di luce, gas e acqua a dismisura. Lo so, vi state gia’ sentendo meglio vero? No, perche’ le bollette saranno anche sospese (non sono sicuro di dove, quando e perche’), ma non ci illuderemo mica di non doverle pagare, nevvero?

Ora, esiste il solito cruccio. Perche’, se io compro un litro di latte, pago per un litro di latte, e tutti i costi legati alla produzione, commercializzazione, distribuzione del litro di latte sono cazzi del produttore? Idem se compro praticamente qualsiasi altra cosa, perfino il traffico voce e dati del cellulare. Ma se, disgraziatamente, compro un Kw di energia oppure un litro d’acqua di rubinetto dalla Societa’ che lo eroga, ci pago sopra l’ira di Dio di costi fissi, tasse e compagnia bella. Perche’ devo pagare io dei costi all’Enel o chicchessia che sono necessari all’erogazione del servizio e non se li pagano loro? In altre parole, perche’ non annegano i costi nel prezzo e se poi non sono capaci di gestire e spendono piu’ di quel che guadagano non sono cazzacci loro?

Perche’ sono ladri. Ma sono ladri col mandante, e il mandante e’ lo Stato. Quindi lo Stato e’ ladro, ma lo Stato siamo noi, quindi noi siamo ladri. D’altronde avete mai sentito un politico in campagna elettorale promettere di risolvere questa schifezza? Quindi ci costrigono ad essere ladri. E noi, da bravi pecoroni, ci stiamo.

Vi sentite ancora meglio vero? Ma non era questo l’argomento del dibattere. Piuttosto, stabilito che di furto legalizzato si tratta, ieri sera dopo cena, per digerire serenamente, sono andato a guardarmi il furto in dettaglio. Adesso vi racconto cosa ho letto. Per farlo, mi limitero’ a parlare della componente elettrica (tanto il gas e’ simile) e impostero’ una bella costante.

DEF=”cosi’ facendo, autorizzati dalla Legge, ci fottono dei soldi”.

Siccome i pre-requisiti minimi per capire tutti i dettagli sono una Laurea in Fisica Nucleare e un Master alla Bocconi in Business Administration, e’ anche possibile che io non abbia capito niente, ma d’altronde non ho voglia adesso di prendermi quella laurea e quel master prima di scrivere questo post.

Le componenti della bolletta sono 4:

Servizi di vendita (bile livello 1)

Trasporto e gestione del contatore (bile livello 2)

Oneri di sistema e dispacciamento (bile livello 3)

Accise-imposte (bile livello 38).

Iniziamo da

Servizi di vendita (quasi il 50% della bolletta!)

Attenzione che qui entriamo nel fino. I servizi di vendita si suddividono a loro volta in 2 sotto-voci:

  • Quota fissa: costo di commercializzazione vendita e dispacciamento. DEF d’acchitto, cosi’ tanto per iniziare le danze. NOI paghiamo un tot a prescindere perche’ LORO commercializzano e immettono la corrente in rete (dispacciamento). D’altronde paghiamo anche il produttore di latte per la stessa cosa, no?

No!

  • Quota energia: proporzionale ai consumi, dispacciamento, sbilanciamento, perequazione. DEF perche’ non sappiamo nemmeno che cazzo siano lo sbilanciamento e la perequazione. Ma allora io che ci sto a fare? E soprattutto, devo pur trovare un modo di farvi salire la bile a 38. Leggete, leggete…

Infatti, mica finisce qui! Magari… la Quota Energia viene calcolata su ben quattro elementi diversi, cosi’ da inchiappettarci con semplicita’:

  • Prezzo dell’energia: DEF perche’ acquistare energia ha un costo, e dobbiamo pagare noi. Poi, succede che un po’ di energia si perda in rete e anche li’ DEF per coprire le perdite.
  • Prezzo commercializzazione e vendita: DEF per coprire le loro spese di gestione dei clienti. Tu sei cliente? Bene, oltre a pagare
    tutto il resto, devi pure pagare perche’ sei cliente e loro ti devono gestire. D’altronde che fatica che fanno ogni mese per convincerci a tenere accesi il frigo e la TV…
  • Prezzo dispacciamento: DEF per coprire il costo di immettere l’energia in rete. Come, andando al distributore a fare il pieno, il tizio dicesse “sono 100 Euro per il pieno e 2 Euro perche’ la pompa le ha erogato il carburante”. Ma vaffanculo, ma lavami il parabrezza piuttosto!
  • Prezzo di perequazione: lo so, “perequazione” suona tanto come “supercazzola”. E, infatti, lo e’. DEF per coprire il delta prezzo tra quello negoziato dagli acquirenti unici (le societa’ che comprano energia per poi rivenderla a noi nel libero marcato) e il prezzo effettivo pagato da noi. Che equivale a dire: “fate pure un prezzo di favore alla ABC Srl, tanto ci sono ‘sti coglioni che pagano per coprire lo sconto”. La perequazione… che meraviglia, che creativita’, che stronzi!

Torniamo alle 4 voci principali e parliamo di

Componente Trasporto

DEF per coprire tutti i costi legati alla trasmissione dell’energia sulle reti nazionali, alla distribuzione a livello locale e al contatore. Quindi: vuoi la corrente? Beh, questa corrente deve pure arrivare dalla centrale di produzione fino a casa tua, no? E che non vuoi pagare tu per questo? E che cazzo?? Si, certo, che cazzo… ma perche’ gli operatori di telefonia per darci copertura di rete si fanno pagare la componente trasporto? No. E perche’ no? Perche’ la Legge non lo prevede. Grazie a Dio, direi, ma perche’ la Legge non lo prevede? E’ esattamente la stessa cosa! E la benzina? E il latte, e la straminchia? Perche’ solo le societa’ Luce e Gas ci possono imputare tutti questi costi? Chi e’ stato ad emanare la vigente normativa e quando? Dopo ve lo dico.

Anche la componente trasporto ha le sue belle tre sotto-voci.

  • Quota fissa: cioe’ DEF e dovete stare anche zitti perche’ e’ cosi’ e basta.
  • Quota potenza: DEF in base alla potenza impegnata. Vuoi 3 Kw? Paghi X, vuoi 4,5 paghi Y. E meno male che non c’e’ anche la Quota Matera.
  • Quota variabile: ricordate che molto spesso variabile in italiano vuol dire “uccello padulo”. Infatti e’ (tenetevi forte alla poltrona) la quota espressa in Kw/h in relazione alla quantita’ di energia trasportata per soddisfare la richiesta del cliente… Ma poveri cavi elettrici… come soffrono. E’ giusto pagare. E poi, hai voluto 4,5 Kw per cui gia’ paghi? E che fai, poi non li usi? Ma certo che li usi, io lo so, te la incarto io la bolletta. E allora paga, qui e in altre 200 componenti sparse in giro! E taci che il nemico ti ascolta.

Terza macro-voce:

Oneri di sistema e dispacciamento

Ora, il garzantino mi dice che onere significa “Obbligo, carico che si deve sostenere necessariamente in quanto previsto o disciplinato dalla Legge”. Quindi, ancora una volta, DEF perche’ la Legge mi consente di farlo. E io lo faccio.

Pero’ questi oneri sono spettacolari, forse vale la pena di pagarli solo per avere la prova provata di quanto siamo ladri. leggere per credere:

  • Smantellamento delle centrali nucleari: DEF per smantellare le centrali, non c’era bisogno di spiegarlo. E dove cazzo stanno le centrali nucleari in italia? Ve lo dico io, sono quattro: Trino Vercellese (ferma dal 1987), Caorso (ferma dal 1987), Latina (ferma dal 1987), Garigliano (ferma dal 1978). Poi, tanto per gradire, abbiamo anche tre depositi di scorie nucleari. Quindi DEF per coprire i costi di smantellamento. Ma in realta’ si tratta di gestione ad libitum, perche’ essendo piene di materiale radioattivo non si possono toccare per i prossimi 3 milardi di anni luce al cubo col resto di due! Altrimenti in 30/40 anni le avrebbero smantellate, cazzo! Anche un atomo alla volta con le pinzette!
  • Incentivi alla produzione da fonti rinnovabili: DEF, nonostante la fonte rinnovabile faccia bene all’ambiente e dovrebbe farci risparmiare. RISPARMIARE??? Ehhhh… adesso… che paroloni che volano…. Qualcuno dovra’ pure pagare per incentivare la gente ad installare i pannelli solari, no? Ah gia’. Quindi quando installo i pannelli e lo Stato mi incentiva, sono sempre io che pago? Ma vaffanculo, non darmi l’incentivo e leva questa gabella che mi hai appioppato tutti i mesi per tutta la vita!
  • Tariffe speciali per le Ferrovie dello Stato: No… devo scriverlo di nuovo: TA-RIF-FE SPE-CIA-LI PER LE FER-RO-VIE- DEL-LO STA-TO. Beh, non gli volete fare lo sconto alle Ferrovie, con tutta la corrente che consumano con i treni per i quali i passeggeri pagano biglietti salatissimi per servizi merdosissimi.? Un momento: io pago il biglietto del treno, il treno consuma corrente. Le Ferrovie comprano corrente e loro DEF per coprire lo sconto? Si. E allora perche’ quando vado al ristorante non mi viene richiesto un contributo per la bolletta della luce? E ma Ferrovie consuma un sacco di corrente… Ma chi se ne frega! Il ristorante, a modo suo, pure consuma un sacco di corrente, tra luci, TV, aria condizionata, frigoriferi e freezer, insegne, antifurti… Andiamo a guardare il costo dell’energia sul totale dei costi e poi ne parliamo! Ma le Ferrovie erano statali… Bene a allora quando le avete privatizzate perche’ non mi avete dato dei soldi? E dove sono finite le mie azioni? Cazzo… non ero io lo Stato?
  • Finanziamento per ricerca e sviluppo: E di cosa precisamente? Di come trovare nuovi modi per eseguire il DEF! Eh no, perche’ per il resto l’energia si produce e si distribuisce cosi’ da un secolo. Anche le fonti alternative sono sostanzialmente le dighe e i pannelli… Ricerca e sviluppo de che??? E poi perche’ devo pagare io? Tu Stato mi fai pagare le tasse? E usale anche per finanziare l’Enel se ti fa piacere, ma non sono fatti miei. Finanzi anche la ricerca e sviluppo della Pizza e Fichi Srl? E allora, perche’ finanzi l’Enel? Perche’ l’Enel era statale… ARIDAJE!!!
  • Finanziamento dei regimi tariffari speciali e degli oneri per il bonus elettrico: quindi DEF per cose tipo le Ferrovie ma non ti dico nemmeno di chi si tratta. Tu paga e zitto, della trasparenza ne parliamo un’altra volta, okkei? Il bonus elettrico invece copre lo sconto applicato alle famiglie in difficolta’ economiche o con disagio fisico. Sapete che vi dico? Su questa DEFfate pure, e’ l’unica giusta.
  • Ancora un altro finanziamento come Ferrovie, ma stavolta DEF per aiutare le industrie ad alto consumo di energia. Ma proprio tutto noi dobbiamo pagare? Ma se hanno deciso di fare un business che richiede molta corrente elettrica, ma non saranno anche un po’ cazzi loro, che dovrebbero coprire nei costi? No, li dobbiamo coprire noi.
  • Compensazioni per le imprese elettriche minori: non sapete chi siano vero? Non avete la piu’ pallida idea! Che ignorantoni! Non lo sapevo nemmeno io… Sono le imprese elettriche delle isole minori, dove la rete nazionale non arriva e quindi DEF perche’ si devono arrangiare. E non vogliamo pagare noi? Ma non pagavamo gia’ per la distribuzione? Ma se io ti pago per la distribuzione, tu devi distribuire in tutto il paese, anche quelle zone che non sono connesse da un lembo di terra, brutto stronzo imbroglione che non sei altro! E perche’ ti devo pagare un extra perche’ tu hai scoperto che elettrificare le isole minori costa troppo e rende troppo poco? La prossima volta, invece di giocare a fare la Societa’ Luce e Gas, vai a raccogliere i pomodori, inetto!
  • Promozione efficienza energetica: questa pure e’ gustosissima. DEF per dirci che dobbimo consumare in modo responsabile. Guardate, vi assicuriamo che bastano le altre componenti della bolletta per convincerci al 100%, non c’e’ bisogno pure di questa. Ma siccome con voi piu’ si consuma piu’ si paga (contro ogni logica di mercato), non sto gia’ pagando perche’ consumo di piu’? Ma saro’ non troppo imbecille da arrivarci da solo no? Cazzo… consumo meno e scendo nella fascia meno costosa. Ma tanto DEF per ricordarmi di consumare meno!
  • Compensazioni territoriali agli enti locali con impianti nucleari. Quindi, come se non bastasse il primo punto in alto, DEF un altro pochino perche’ altrimenti i soldi per gestire la bellezza di ben quattro siti nucleari piu’ tre depositi di scorie non ci bastano. Eh si… c’e’ un sacco di roba da gestire li’… dobbiamo stare li’ a guardare ben sette sensori che non vadano sul rosso. Un sacco di soldi ci vogliono, si si. E poi il recinto che abbiamo costruito negli anni 70 ancora lo dobbiamo ammortizzare… si si. Pero’, in compenso, guardate che bel cartello di pericolo che abbiamo messo. Peppino il Grafico si prese ben 20.000 lire nel 1980 per realizzarlo. Si si…

Ma veniamo alla quarta componente, quella amatissima delle

Accise-Imposte

Per capirci: un’imposta e’ una tassa su un servizio che viene reso ad un soggetto privato su sua esplicita richiesta. Un’accisa e’ una tassa che viene applicata alla fabbricazione e alla vendita di prodotti destinati al consumo. E siccome l’energia elettrica e’ entrambe le cose (la luce e’ corpuscolo e onda allo stesso tempo, mentre la supercazzola prepappolata…) ecco che ci becchiamo entrambe. Ma anche qui, DEF per pagare le loro tasse. Io ti chiedo di fornirmi l’energia, tu me la fornisci, io ti pago l’energia e tu ti paghi le imposte. No, pago io tutto. Ed e’ ovvio che se mi vendi la corrente la devi produrre e devi pagare l’accisa. Ma no, pure quella la pago io. Poi ovviamente c’e’ l’IVA che incide su tutto, per il 10% del totale della bolletta, compresi tutti i soldi che DEF per coprire i loro costi. Ah…poi si paga anche l’IVA sulle Accise: una imposta sull’imposta. Sono secoli che dicono che la toglieranno, ma sta sempre li’. E quando mai levano un’imposta? E quando mai noi smettiamo di votare per loro? Mai.

Ma alla fine del giro, le Societa’ Luce e Gas che minchia pagano, se paghiamo tutto noi? E quanto profitto fanno? Un sacco di soldi che sarebbe troppo lungo indagare. Ma un sacco sacco. La verita’ e’ che, con questi ritmi, potrebbero macinare molto ma molto di piu’. Ma siccome sono dei carrozzoni medievali, guidati da gente che viene messa li’ per motivi politici e non per merito, nonostante tutti i soldi che ci fregano, ogni tanto vacillano pure!

Vi dico solo una cosa: tutti i costi che imputano a noi, vengono ovviamente trattati come ricavi. Quindi, quando spendono in infrastrutture e ricerca e sviluppo, loro investono. Investono i nostri soldi, che noi gli diamo per coprire dei costi, nella loro azienda. Ma lo fanno per noi, no?

D’altronde, noi siamo tutti investitori.

Ho finito.

Buonasera.

PS: per l’attuale normativa che regola il mercato Luce e Gas dobbiamo ringraziare il Governo Berlusconi II.

Grazie Silvio.

23 aprile 2020 Posted by | Ammazza che ladri!, Aziende e dipendenti | Lascia un commento

Non fanno piu’ il Customer Care di una volta – 2

Solo 3 giorni fa mi ero lamentato del pessimo servizio al cliente ricevuto da Amazon.it, in occasione di una mia visita al loro portale e conseguente ricerca di informazioni.

Il POST e’ questo, ora riassumo: il 21 maggio sono andato a vedere quanto costasse il nuovo (ancora in pre-vendita) Samsung Galaxy S3 (ora posso dirlo…), trovandolo a 699 Euro, cioe’ al prezzo di listino previsto dalla casa coreana, quando molti altri portali di e-commerce europei lo stavano gia’ piazzando a meno, anche al di sotto dei 600 Euro. Ma la cosa piu’ incredibile e’ stata trovarlo su Amazon.de (sito tedesco della stessa multinazionale) a 588 Euro! Scrivendo ad Amazon.it, per chiedere lumi, mi sono sentito rispondere che “ognuno fa le sue politiche di marketing e che siccome la mia login funziona su tutti i portali di Amazon potevo scrivere direttamente ai tedeschi”.

Questo 3 giorni fa, non 3 anni fa.

Oggi, leggendo i miei feed RSS, scopro su Androidblog.it che Amazon.it ha messo in vendita questo smartphone a 620 Euro, oppure addirittura a 599 acquistandolo da un partner collegato!!!

Qui il link alla pagina Amazon.

Quindi, col cacchio che si tratta di politiche di marketing e tutto il resto…

… si tratta solo e semplicemente di PESSIMO CUSTOMER CARE! Di una mano destra che non parla con la sinistra, di gente che affretta le risposte usando il copia&incolla per liberarsi velocemente del problema.

E meno male che quelli di Amazon affermano di essere “l’azienda piu’ attenta al cliente del mondo”.

Vi incollo anche uno screenshot della pagina a futura memoria, non sia mai che gli esemplari in super offerta terminino e sparisca il prezzo di 599 Euro e magari pure quello di 620 e qualcuno possa dire che sparo balle:

(clicca per ingrandire)

24 Maggio 2012 Posted by | Ammazza che ladri!, Aziende e dipendenti, Cose da ricordare, Pericoli vari e disservizi | , , , | 8 commenti

E BASTA MO’!

Posso sopportare molte cose, ma i calzini lasciateli stare!

E’ un po’ che ho scoperto, con orrore, che i calzini da uomo (rigorosamente lunghi, quelli corti li aborro) non vengono piu’ confezionati come una volta. Una volta, qualita’ del cotone a parte (che oggi possiamo serenamente salutare con un fazzoletto bianco di finto cotone cinese), i calzini lunghi da uomo avevano tre caratteristiche imprescindibili:

  • Avevano punta e tallone rinforzati;
  • Avevano entrambi la cartina nera infilata dentro (quella che fa quel rumore odioso);
  • Arrivavano,con l’elastico, sotto il ginocchio, in modo da sostenersi come si deve.

Oggi, questi tre “dettagli” sono spariti. Passi per la cartina, che pero’ significava qualita’, ma che i suddetti si rompano dopo pochissimo tempo e, soprattutto, non superino il polpaccio, in modo che l’elastico ceda al primo lavaggio, non e’ accettabile.

Oggi si spendono diversi Euro per calzini di una presunta qualita’, per ritrovarsi a rammendare/buttare tutto entro breve e, nel frattempo, passare il tempo a doverli tirare su di continuo, una cosa che mi fa incazzare come un rinoceronte ‘mbuttunato!

Il pistolotto del calzino non e’ fine a se stesso, naturalmente, ma e’ indice di una situazione malsana. Allarghiamo lo sguardo dal calzino alla situazione economica mondiale. Si, forse pretendo troppo, ma dobbiamo farlo!

L’amara verita’ e’ che sotto la pittura fresca che continuiamo disperatamente a mettere su, il Da Vinci che c’era sotto e’ irrimediabilmente distrutto. Come siamo messi? Siamo messi che, a furia di grattare il fondo del barile, la nostra generazione si e’ gia’ mangiata tutto quello che le generazioni precedenti avevano faticosamente accantonato. Siamo messi che, oltre ad esserci mangiati tutto, abbiamo gia’ sul groppone debiti sufficienti a lasciare un vero inferno in eredita’ ai nostri figli. Siamo messi che i nostri figli, vista la situazione, ben difficilmemte potranno mettere a posto la baraonda, e quindi cio’ che lasceranno ai loro figli sara’ solo miseria nera.

Ormai non basta piu’ nulla e nulla e’ abbastanza: il Mondo intero e’ nelle mani di quei pochi che gestiscono i soldi. O meglio, quali soldi? Piuttosto gli interessi sugli interessi, i derivati, gli spread, i futures, i bond e tutta la merda equivalente che soldi veri non sono, ma sono soldi virtuali. Certo e’ che, se restassero tali, ci sarebbe poco da preoccuparsi. Anzi, sarebbe come assistere a una partita a Monopoli, e che vinca l’uno o l’altro, chi se ne fotte!

Il problema e’ che i soldi virtuali vanno, periodicamente, tradotti in carta moneta e denaro sonante, altrimenti i signori si arrabbiano e non investono piu’ (ma magari…). E come si fa per accontentare i ladroni? Si vanno a prendere i soldi da quelli che li producono e li devono obbligatoriamente rendere visibili: NOI! Non si puo’ fare altro, ce ne siamo resi conto si o no? Mica si possono stampare banconote a pacchi? No, chi deve pagare e’ una categoria tristemente nota come…

… quelli a stipendio fisso.

Il problema e’ che il debito che abbiamo accumulato e’ un pozzo senza fondo, e mai ce l’avra’, perche’ sono troppe le bocche da sfamare:

  • I politici corrotti e, piu’ in generale, chiunque abbia una posizione di potere;
  • Le amministrazioni inefficienti e ladre;
  • Gli evasori (che pretendono servizi uguali se non migliori di quelli riservati a chi paga le tasse);
  • Le Banche e le Istituzioni Finanziarie, che incassano, speculano, ma non rimettono in circolo;
  • Le Borse;
  • I Capitalisti;
  • Le 7 Sorelle (zoccole tutte e 7!);
  • I mercanti di armi, di droga e di prostituzione;
  • I milioni di immigrati che non producono, anzi delinquono, ma che noi dobbiamo mantenere;

Continuate voi la lista, io ne avrei ancora, ma devo andare a vomitare…

Eccomi, sono tornato, scusate l’alito.

Dove ci ha portato tutto questo? Sull’orlo del baratro, almeno a noi che dobbiamo pagare per forza, ma adesso siamo scesi cosi’ in basso che oggi ci sono padri che, pur di salvare culo e poltrona, arrivano a rinnegare i propri figli!

Ma come e’ possibile, mi chiedo? Forse non lo capiro’ mai, forse per capirlo bisogna trovarsi li’, perche’ come dice Andreotti “il potere logora chi non ce l’ha”, ma io, si io, come potrei buttare sulle spalle di mio figlio le mie colpe?

Per quanto imbecille e deficiente possa essere un mio diretto discendente (ma evidentemente non cosi’ tanto, vista la capacita’ di comprendere e sfruttare il meccanismo perverso) come potrei affermare che le colpe non sono mie, ma di qualcuno che porta il mio cognome? Come? E chi gli avrebbe insegnato a fare il ladro? E’ cresciuto ladro? Ma certo, dentro un cerchio magico di ladri!

Quando avevo vent’anni, mio padre, seppur in maniera del tutto non invasiva o quasi, sapeva perfino a che ora mi soffiavo il naso e che marca di fazzoletti di carta usassi per farlo! E, se non lo sapeva, chiedeva a mia madre, che lo sapeva senza nemmeno guardarmi!

Mio padre si accorse che avevavo fumato la mia prima sigaretta a quattordici anni, dopo nemeno un’ora dall’averlo fatto!

Mia madre si accorgeva, a pelle, se avevo combinato qualcosa di poco buono, a distanza di chilometri, e mi faceva vuotare il sacco in un modo o nell’altro. E di modi, i miei ne conoscevano, oh se ne conoscevano…

E non ero scemo, ve l’assicuro, magari lo sono diventato con l’eta’. A maggior ragione, se fossi stato scemo, ma palesemente scemo, scemo a tal punto da costringere mio padre a comperarmi una laurea all’estero per darmi un minimo di contegno, credo che i miei genitori mi avrebbero controllato perfino mentre mi facevo le cose in bagno! Se poi mio padre fosse stato un personaggio pubblico, consapevole del mio, come dire, potenziale, mi avrebbe chiuso in un bunker per il resto della vita, pur di evitare che io lo mettessi in braghe di tela, sfruttando a fondo le mie innate capacita’.

Eh no… Scusate… mi scuso… chiedo perdono, ma io non lo sapevo, mi hanno preso in giro… io sono pulito, quelli sporchi sono altri che hanno il mio stesso cognome. Adesso dobbiamo fare pulizia… mi dispiace… sigh… sob…

Altri col mio cognome??? Ma nemmeno figli e’ capace di chiamarli? Ma come si puo’? E come si puo’ fidarsi di uno che NON PUO’ NON SAPERE che altri col suo cognome rubano i soldi dei cittadini, ma che non esita a disconoscerli a tal punto da puntargli il dito contro senza nemmeno chiamarli per nome? Avrebbe dovuto dire: “sono i miei figli, e li ho cresciuti io, cazzo!”.

E non e’ l’unico, questo e’ il problema, sono tutti cosi’, dal primo all’ultimo, ed e’ per questo che non ne usciremo mai. Monti oggi ha detto che lo spread a 400 punti non e’ un problema. L’ha detto oggi, cosi’ puo’ arrivare vivo a domani per annunciare candidamente che servira’ un’altra manovra da 50 miliardi e che, gia’ che ci siamo, dobbiamo considerare l’ipotesi di portare l’IVA al 25%.

Dai, scomettiamo! Io scommetto due rate del mutuo (oh, che volete, c’ho solo debiti io…).

In mezzo a tutto questo pattume, ieri sera guardavo mio figlio di due anni e mezzo mentre dormiva. E mentre lo guardavo, gli ho fatto una promessa: comunque andra’, qualunque cosa accadra’, debiti o non debiti, tasse o non tasse, io non lo rinneghero’ mai!

E se dovessi farlo, vi prego, giustiziatemi subito, perche’ un padre che rinnega un figlio e’ qualcosa che va oltre la dignita’ e la natura Umana. E io sono del parere che, quando una testa e’ oggettivamente sbagliata ma non si riesce a cambiarla, quella testa va tagliata!

11 aprile 2012 Posted by | Ammazza che ladri!, Bestialita' | , , , , , , , , , | 1 commento

Da grande voglio fare il petroliere

Le lobby del petrolio e affini sono le organizzazioni commerciali, forse, piu’ potenti del Mondo. E se non lo sono, se la giocano con quelli che producono armi e con pochi altri.

Le dimostrazioni sono molteplici e sotto i nostri occhi, ma basti dire che riescono a influenzare non solo l’andamento economico globale, ma anche l’accesso a posizioni politiche di grande rilievo e la ricerca tecnologica. Se oggi non esistono vere alternative commerciali al petrolio, al gas e al carbone, e’ perche’ nei decenni questi signori hanno fatto si’ che la ricerca non giungesse mai allo stadio della distribuzione di massa.

E’ incredibile, poi, la loro capacita’ di far lievitare il prezzo del petrolio e di innalzare, in tempo reale, il costo alla pompa dei carburanti. Salvo poi fare rarissimamente retromarcia, e solo per importi irrilevanti, quando lo stesso prezzo della materia prima scende. D’altronde, essendo societa’ che, per mandato, devono guadagnare sempre di piu’, come potrebbero abbassare i prezzi? I problemi, sostanzialmente, sono due:

1- Il fatto che non esiste un organismo di controllo e garanzia veri (e nazionale), come ad esempio l’AGCOM per le Telecomunicazioni, che faccia un monitoraggio dei prezzi e, quando necessario, li imponga, a costo di ricorrere a pesantissime sanzioni;

2- Le accise statali.

Partiamo dal punto 2, anche perche’ sul punto 1, purtroppo, c’e’ poco da dire. Le accise (mai termine fu piu’ adeguato, visto che in dialetto napoletano significa “uccise”, con chiaro riferimento alle tasche dei contribuenti) sono tasse e nient’altro che tasse. Il problema e’ che sono imposizioni anacronistiche e superate da tempo. Eccole:

  • 1,90 lire per il finanziamento della guerra di Etiopia del 1935;
  • 14 lire per il finanziamento della crisi di Suez del 1956;
  • 10 lire per il finanziamento del disastro del Vajont del 1963;
  • 10 lire per il finanziamento dell’alluvione di Firenze del 1966;
  • 10 lire per il finanziamento del terremoto del Belice del 1968;
  • 99 lire per il finanziamento del terremoto del Friuli del 1976;
  • 75 lire per il finanziamento del terremoto dell’Irpinia del 1980;
  • 205 lire per il finanziamento della guerra del Libano del 1983;
  • 22 lire per il finanziamento della missione UNMIBH in Bosnia Erzegovina del 1996;
  • 0,020 Euro per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004.

(prese da Wikipedia)

Ora, la domanda e’ la seguente: ma perche’ dobbiamo continuare a pagare per eventi che risalgono a 30, 50 e perfino 66 anni fa? Non e’ ridicolo e iniquo?

Per non parlare del fatto che paghiamo perfino per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri!!! Una cosa inaudita e impossibile da deglutire!

Pero’ queste accise ci sono, e spesso contituiscono anche la meta’ del prezzo alla pompa, senza contare che l’IVA viene calcolata anche su questi importi. Altra faccenda vergognosa, perche’ equivale a pagare un’imposta su una tassa!

Il problema pero’ e’ che se non c’informiamo correttamente, a partire dal sottoscritto, restiamo ignoranti, e continuiamo a puntare il dito solo in una direzione:

“La benzina costa cara perche’ la meta’ sono tasse!”.

Vero, ma non e’ tutto. Certo e’ che se si potesse eliminare l’IVA sulle accise e si potessero almeno togliere i contributi per tutti i fatti risalenti al periodo antecedente al 1980 (30 anni mi sembra un arco di tempo piu’ che accettabile), il prezzo scenderebbe gia’, e non poco.

Ma la verita’ pero’ e’ anche un’altra. E per farvela vedere, sono andato sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico, dove si possono scaricare tutti i prezzi e le imposte dei carburanti, dalle origini ai giorni nostri.

E poi ho fatto due conti e ho messo in piedi qualche grafico che copre un periodo di 12 mesi, da marzo 2010 e marzo 2011.

NB: sono piccoli per ragioni di spazio, ma se ci cliccate su potete vederli in tutto il loro splendore.

Iniziamo dalle accise:

Clicca per ingrandire

Come si vede le accise sono li’, ci sono, ma da 12 mesi a questa parte sono rimaste le stesse.

Quello che cambia, invece, e’ il Prezzo al netto delle imposte:

(clicca per ingrandire)

Si e’ passati, ad esempio nel caso del gasolio per auto, dai 578 millisimi di Euro del marzo 2010 ai 765 di marzo 2011, cioe’ un aumento superiore al 32%!

Inutile sottolinare che il costo totale delle imposte lievita comunque, perche’ aumenta l’IVA in modo proporzionale a come aumenta il prezzo netto alla pompa. Ecco qua:

(clicca per ingrandire)

E allora, sommando tutto, ecco come, nel giro di un anno, e’ aumentato il prezzo totale dei carburanti:

(clicca per ingrandire)

Riprendendo l’esempio del gasolio per auto, l’aumento complessivo e’ stato del 18,65%, che a casa mia e’ parente stretto del 20%. Tradotto il soldi significa che se prima facevo il pieno alla macchina con 50 Euro, adesso ne servono quasi 60! Con un’auto che percorre, che so, 50.000 Km all’anno e che percorre mediamente i 12 Km al litro, si parla di un esborso di quasi 6.000 Euro contro i 5.000 Euro di prima.

MILLE EURO IN PIU’ ALL’ANNO. E parliamo di percorrenze piu’ o meno normali e di consumi accettabili. Proviamo a metterci nei panni degli autostrasportatori… Oppure moltiplichiamo questi soldi per tutti i mezzi di trasporto che abbiamo in famiglia e mettiamoci su anche la bolletta dell’energia e quella del riscaldamento.

Ma come possiamo sostenere aumenti di questa portata anno su anno???

E allora, va bene protestare contro l’accisa per la Cultura, va bene dire Governo Ladro perche’ ci sta sempre bene a prescindere, ma qui i ladri sono pure altri:

I PETROLIERI, CAZZO!

4 aprile 2011 Posted by | Ammazza che ladri!, Aziende e dipendenti, Bestialita', Cose da ricordare | , , , , , | 22 commenti

Giappone

Povera gente.

Prima di tutto, povera gente!

Avevano costruito un paese a prova di terremoto: roba che, dopo quella scossa, faceva effetto vedere le case ancora in piedi e solo qualche lampadario caduto. Hanno detto che se lo stesso terremoto si fosse verificato a l’Aquila, avrebbe raso al suolo pure Roma! E invece le infrastrutture giapponesi sono fatte in modo piu’ intelligente, leggere e flessibili, cosi’ che salvino la capoccia degli astanti.

L’onda no, pero’. Contro l’onda cosa volete che facessero? Avevano perfino messo su dei frangionde di un paio di metri, una specie di anti-tsunami. Ma quando e’ arrivata quella bestiaccia nera, c’era poco che si potesse fare. E’ arrivata, si e’ fatta due ghigne, ha scavalcato il muro come se fosse di cartapesta, e ha tirato dritto, portandosi dietro tutto e seppellendo sotto il fango migliaia di persone. Ed e’ ancora li’ che se la ride, maledetta H2O!

Parola giapponese tsunami: tsu significa porto, e nami significa onda. Ironia della sorte, dopo lo Sri Lanka, e’ toccato proprio a loro. Quelli che oltre ad essersi attrezzati per difendersi da questi fenomeni devastanti, avevano anche trovato la parola che poi e’ diventata di uso comune.

Ma non bastava nemmeno l’onda. E no! Adesso gli tocca fronteggiare l’incubo peggiore, quello stesso incubo che nel 1945 costo’ la vita a tanti loro connazionali, e che causo’ effetti a lungo raggio cosi’ duraturi che si vedono ancora oggi.

Le radiazioni atomiche, cioe’ quell’emissione di energia da parte di materiali radioattivi che distrugge tutta la vita basata sul carbonio.

Come a dire, il quadro completo: agli oggetti inanimati ci hanno pensato il terremoto e l’onda anomala, e alle persone ci pensa l’atomo. L’atomo di una centrale vecchia e stravecchia, che doveva gia’ essere dismessa, ma la cui vita era stata prolungata perche’ mancava la nuova sostituta. E manco a dire che questa cosa capita solo li’, e’ vera un po’ ovunque nel Mondo.

E infatti, evidentemente, e’ improvvisamente diventato enorme motivo di preoccupazione. A partire dalla Germania, che l’altro ieri, per “precauzione”, ha chiuso 3 impianti, e ieri e’ gia’ arrivata a 7!

Non c’e’ che dire, la Natura ci da delle batoste che fanno impallidire terroristi, estremisti, guerrafondai, politici corrotti, pedofili e tutto quello che di peggio c’e’. E sembra fatto apposta! Proprio adesso che in Italia qualche lobby spinge sul nucleare, a tal punto da interrompere improvvisamente il Conto Energia, col rischio di far saltare 120.000 posti di lavoro (fotovoltaico et similia) e distruggere l’1,5% del PIL. Senza il quale l’Italia, quest’anno, non sarebbe cresciuta nemmeno di un punto decimale, anzi sarebbe andata ancora piu’ indietro. Ma questa lobby se ne fotte, perche’ deve recuperare cio’ che ha perso “a causa” di tutte le famiglie e gli imprenditori che hanno investito per mettersi ad auto-produrre energia pulita.

E, badate, io dico questo pur essendo a favore delle centrali atomiche.

Ma tornando al Giappone, la cosa piu’ atroce di tutte, la piu’ incomprensibile pero’, e’ ancora una conseguenza dell’opera umana: perche’, in una situazione come questa, con decine di migliaia di morti che aspettano ancora di essere ritrovati, con un paese in ginocchio, che vive di risorse razionate e che si prepara a fronteggiare un momento critico del suo corso, si consente agli sciacalli di guadagnare miliardi lucrando sulle disgrazie della gente?

In altre parole, perche’, di fronte a drammi di questa portata, le Borse non vengono chiuse? Il NIKKEI ha perso il 6,18% l’altro ieri, e oltre il 10% ieri. Bella forza! Bravi! E cosa volete che facesse lo Yen nei confronti del Dollaro e dell’Euro? Sarei stato capace anch’io di lucrare qualche tallero se ne avessi avute le risorse! Stamattina invece si e’ ripreso… ma per forza! La Banca Centrale Giapponese ha buttato dentro una quota delle riserve per cercare di tenere a galla l’economia. Ma quanto durera’? Sono solo tanti soldi in piu’ pronti a finire nelle tasche di qualcuno. Scommettiamo che entro due o tre giorni al massimo l’indice torna a sprofondare?

Che schifo!

16 marzo 2011 Posted by | Ammazza che ladri!, Bestialita', Cose da ricordare | , , , , , , | 6 commenti

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