Ci stiamo Googolizzando?
Se il limite di X che tende a Infinito e’ Infinito, allora il limite di Google che tende a Infinito e’ l’infinita’ del Web.
Si parla molto di Web 3.0, un oggetto ancora abbastanza misterioso. Esistono vari scenari possibili, sui quali non mi concentro in questo POST, ma non e’ per caso che Web 3.0 = Google?
Ragioniamo. Il passaggio dal Web tradizionale alla versione 2.0 ha segnato una trasformazione che, agli occhi dei non addetti ai lavori potrebbe sembrare insignificante, oppure addirittura negativa. Ma, per tutti coloro che il Web l’hanno sempre vissuto come uno strumento utile, la release due-punto-zero ha portato grandi cambiamenti. Non solo la possibilita’ di condividere informazioni, sotto forma di blog e altro ma, soprattutto, l’offerta di Facebook, di LinkedIn et similia. Portali (ognuno con i suoi Pro e Contro) in cui, tanto per dirne una che poi e’ quella che tutti sanno gia’, si puo’ tenere traccia dei propri contatti e interagirci, arrivando addirittura a ripescare vecchie conoscenze perse chissa’ dove e chissa’ quando. Il Web 2.0 funziona come un tunnel spazio-temporale, una forza che piega lo spazio e rende elastico il tempo, e che genera situazioni ed opportunita’ che, per certi versi, sono non riscontrabili nella vita reale. Per non parlare del potenziale di business, che ha offerto a tanti imprenditori di tutto il Mondo la possibilita’ di avviare attivita’ legate piu’ o meno direttamente alla Rete, inducendo la creazione di posti di lavoro, la nascita e lo sviluppo di nuove professionalita’ (anche le Universita’ si stanno adeguando), la circolazione di denaro e gli effetti che questo crea sull’economia globale. E’ vero, era gia’ successo con la New Economy 10 anni fa… anche se poi sappiamo come e’ andata a finire, ma forse era troppo presto.
Google e’ gia’ la grande protagonista del Web 2.0, con servizi a trecentosessanta gradi, tutti gratuiti (le aziende pagano ma il discorso e’ diverso) che spaziano dalla posta elettronica GMail al motore di ricerca (i due cavalli di battaglia e leader incontrastati), fino alle piattaforme di microblogging, per spostarsi agli aggregatori, alle news, alla gestione delle immagini e dei video (Youtube e’ un altro mostro), fino a giungere a quel capolavoro che e’ Google Earth/Maps. Senza tema di smentita, credo di poter affermare che Google sia la superpotenza del Web. Ogni tanto qualcuno ci prova a spodestare il gigante ma, almeno finora, fallisce. Un esempio su tutti: Bing, il nuovo motore di ricerca di Microsoft che, appena nato, ha gia’ lasciato il tempo che ha trovato.
Ma come fa Google? Prima di tutto la filosofia aziendale: l’innovazione sempre rivolta all’utente, erogata gratis. Quindi, Google innova e arriva prima degli altri, poi mantiene il predominio rendendo le cose semplici, ma al tempo stesso ricche di informazioni e di funzionalita’. Pare perfino che siano riusciti a brevettare, caso unico nella Storia, il design essenziale di www.google.com (e localizzazioni varie, che poi e’ sempre la stessa cosa). Ma non lasciamoci ingannare: essenzialita’ non e’ sinonimo di risparmio. Ad esempio, dietro il motore di ricerca c’e’ la piu’ grande server farm del Pianeta, con decine di migliaia di server che lavorano in parallelo per scavare nella Rete, categorizzare le informazioni e fornire risposte immediate e ben ordinate alle ricerche degli utenti, in tempi che viaggiano sull’ordine dei decimi di secondo. Inutile dire che questa enorme ragnatela di computer consuma una quantita’ di energia spaventosa, ma quelli di Google non sono stupidi, e si sono gia’ convertiti al solare, investendo palate di dollari per ricoprire i centri di elaborazione dati (che occupano ettari di terreno!) con pannelli solari. Vedere per credere (qui il link diretto a Google Maps):
Pare che sia sempre grazie a Google, ad esempio, che i maggiori produttori di hardware, come HP e SUN, abbiano dovuto investire pesantemente sui cosiddetti blade: server ultrapiatti e ultracompatti, capaci di occupare una frazione dello spazio occupato dalle macchine tradizionali. Vantaggio non da poco, visto che il costo dell’occupazione di un data center si misura in metri quadri. Con i blade, quindi, si riescono a mettere piu’ server nei rack (gli armadi di metallo) a parita’ di superficie occupata. Oggi, se lavori nell’IT e nelle Telecom, e pensi di metter su un data center senza i blade, allora c’e’ qualcosa che ti e’ sfuggito. A tale proposito, se volete saperle tutte, consiglio la lettura del libro “Google Story“.
Da poco, poi, sono entrati con una certa irruenza in un altro settore chiave del Web, anzi diciamo pure nello strumento per eccellenza del Web: il browser. E ci sono entrati dopo aver assistito, negli ultimi quindici anni, alla morte per mano della Microsoft di Netscape (che, di fatto, il browser l’aveva inventato), alla fatica quotidiana che quelli di Opera compiono per tenere il passo e mantenere la loro piccola fetta di market share, e al lodevole impegno di Mozilla e del suo Firefox, che combatte bene contro Microsoft ma non vince mai. Il tutto condito dal tentativo della Microsoft di regnare sempre e comunque sovrana, inserendo il suo Interner Explorer come parte integrante del kernel del sistema operativo (ora con Windows 7 non e’ piu’ cosi’ perche’, alla fine, l’AntiTrust ha vinto). Il browser di Google si chiama Chrome, prende tutto quello che c’e’ di buono in giro, lo semplifica, lo velocizza e il gioco e’ fatto. E cosi’, mentre FireFox procede spedita verso release successive che, apparentemente, diventano via via sempre piu’ pesanti ed esose in termini di risorse (e’ un giudizio soggettivo), quelli di Mountain View mantengono ben salde le loro caratteristiche storiche. Perfino il sottoscritto, accanito sostenitore di Mozilla e affezionatissimo utente di FireFox fin dall’inizio, sta passando, senza rendersene bene conto, a Chrome.
Tutto questo sermone (come al solito vi ringrazio se avete avuto la forza di arrivare fin qui) serve a dire che, pur non avendo un’idea precisa di cosa sara’ il Web 3.0, pur intuendo alcuni scenari possibili, sto notando la tendenza di Google ad essere presente in ogni settore del Web, e in ogni annesso e connesso pure. A riprova, cito Android, un sistema operativo per cellulari, che sono gia’ protagonisti dell’accesso al Web, soprattutto nelle mani delle nuove generazioni, e lo saranno sempre piu’. E nel 2010 arrivera’ un vero sistema operativo proprietario per PC che si chiamera’, giusto per sottolinearne le intenzioni e la filosofia, proprio Chrome! Evidentemente sara’ leggero, veloce, stabile, flessibile, dinamico, moooolto orientato al Web e, ci si augura, gratuito. Non e’ difficile prevedere cali di vendita per Microsoft e, forse, la dipartita di Linux, ma solo sui computer home (Linux sta diventando molto forte come sistema operativo per server aziendali). Visto il grande successo che i netbook stanno riscuotendo sul mercato, pare evidente che l’approccio “quando compri un PC ti becchi Windows per forza” sia destinato a defungere presto.
Alla luce di tutto questo, non puo’ essere che la rivoluzione verso la versione tre-punto-zero del Web possa anche essere una googolizzazione totale?
I vantaggi:
- compatibilita’ e interoperabilita’ completa delle applicazioni
- facilita’ d’uso
- il Web al centro (il che elimina la necessita’ di dotarsi a tutti i costi di PC ultrapotenti, quindi piu’ netbook e meno laptop)
- costo zero (serve solo il computer e l’accesso alla Rete)
- prestazioni
- acceso rapido, intuitivo, aperto e strutturato alle informazioni (Il Web che diventa un gigantesco database)
- ecc ecc…
Gli svantaggi:
- … e se Google muore?
- … e se decide di farsi pagare?
AGGIORNAMENTO 14 OTTOBRE 2009 ORE 20:22: Google Progetto 10^100, via Aghenor di Stefano Vitta.
Formula 1, passione mia!
Beh, allora? Non posso mica parlare sempre e solo di India, mi deprimo troppo. Oggi si parla di Formula 1, le signore possono restare, ma in religioso silenzio 😀
Dunque, mai come quest’anno si cambia ragazzi! Le modifiche apportate al regolamento nella transizione tra la stagione passata e quella che inizia il 29 Marzo 2009 a Melbourne sono tantissime. Raramente mi ricordo cambiamenti epocali come questo: quando eliminarono i motori turbo, con cui Renault prima e McLaren/Porsche dopo fecero faville; quando eliminarono l’elettronica, grazie a cui la Williams di Mansell sembrava andasse sui binari, e poco altro.
Quest’anno, tanto per cominciare, si torna alle amatissime gomme slick, cioe’ completamente lisce, cosa che garantisce un buon 20% in piu’ di aderenza alle monoposto. Aderenza che, pero’, va a farsi friggere in virtu’ della nuova aerodinamica, che prevede un concreto ridimensionamento delle ali, specialmente quella posteriore. Le ali di una vettura da Gran Premio funzionano come quelle di un aereo, seguendo pero’ il principio inverso: creano deportanza sfruttando la pressione dell’aria per tenere la macchina attaccata al suolo. Piu’ sono grandi e sofisticate le ali, piu’ deportanza di ottiene. Fino alla passata stagione, uno dei fattori che aveva sempre limitato lo spettacolo, era stata l’eccessiva suscettibilita’ delle auto alla scia: quando una macchina da F1 ne segue un’altra a distanza ravvicinata, ottiene un enorme vantaggio, sfruttando la ridotta resistenza aerodimanica, e guadagna velocita’, per poi perderla drasticamente nel momento in cui esce dalla stessa scia. Da quest’anno, questo effetto sara’ mitigato, e la cosa dovrebbe consentire molti piu’ sorpassi.
Anche l’affidabilita’ della meccanica sara’ un fattore determinante. Ogni pilota, infatti, avra’ a disposizione solo otto propulsori, piu’ quattro per i test, e dovranno bastargli per tutta la stagione. Se cosi’ non dovesse essere, i piloti verranno fortemente penalizzati ad ogni cambio di motore oltre quelli gia’ consentiti dal regolamento. Anche il regime massimo di rotazione e’ stato ridotto a 18.000 giri al minuto, contro i 19.000 del 2008.
Poi ci sara’ il K.E.R.S., di cui ho gia’ parlato qui. Non so quanta e che differenza fara’, staremo a vedere.
In questi giorni si sta anche discutendo di un’altra importante innovazione, che riguarda il calcolo dei punti per la classifica piloti. Da sempre il titolo viene vinto dal pilota che, alla fine della stagione, ha accumulato piu’ punti. Il metodo di assegnazione del punteggio ogni tanto, negli anni, e’ stato modificato, ma in sostanza la procedura e’ sempre rimasta la stessa. Pare invece che, gia’ dal 2009, la Federazione Internazionale dell’Automobile vorrebbe assegnare l’alloro a colui che, alla fine, avra’ ottenuto piu’ vittorie. Le scuderie stanno opponendo forte resistenza, quindi e’ possibile che questa innovazione dovra’ attendere il 2010. A me piacerebbe moltissimo gia’ da subito, chissa’ che spettacolo veder lottare i piloti di testa fino all’ultimo per aggiudicarsi la corsa, senza fare troppi conti con la classifica!
Se volete, l’intero regolamento del 2009 lo trovate qui.
Per chiudere vi mostro le differenze notevolissime tra la Ferrari F1 del 2008 e quella di quest’anno: vista del muso e vista del 3/4 anteriore-destro.
E poi, siccome sono un fricchettone, ho realizzato anche un morphing, e l’ho caricato su YouTube. Il programmino gratuito che ho usato, e che si chiama Sqirlz Morph, l’ho inserito nella pagina “Cose Utili“.
Potrei anche metterci la firma…
Conoscete quei test che si trovano in giro sul Web? Ce ne sono di tutti i tipi: personalita’, attitudine, carattere, professione, ecc… e ogni tanto mi diverto a provarne qualcuno. Oggi ho trovato questo sito che ne ha una marea.
Tra questi ho deciso di mettermi alla prova con questo qua:
Sottotitolo: *sgrat*sgrat*sgrat*
Comunque, questo e’ il risultato che mi e’ venuto fuori:
Risultato del test
Ti restano ancora da vivere 40 anni
Vivrai dunque fino a 77 anni
Sei una persona nel pieno della sua maturità fisica, che dimostra anche di condurre una vita abbastanza sana ed equilibrata. Hai ancora tanto tempo a disposizione!
P.S:
- Dici che vuoi vivere per sempre… ma questo non è possibile. Ti conviene cercare di vivere al meglio il tempo che hai a disposizione! (ndr: vabbe’, io c’ho provato!)
- Passare molto tempo sulla strada non è salutare. Purtroppo la vita media di chi viaggia molto per le strade è più bassa! (ndr: che devo farci se in India per fare 10 Km ci vogliono 2 ore???)
- Fumi troppo! Fumare fa male e accorcia la vita, oltre ad alleggerire il portafogli… perché non provare a smettere? (ndr: ehm…)
- Come mai possiedi tanti nemici? Ad ogni modo guardati bene le spalle! (ndr: questa non l’ho capita, gli ho detto che ritengo di avere 4 o 5 nemici… non mi sembrano poi tanti… E poi come si dice? “Dagli amici mi guardi Dio che ai nemici ci penso io!”)
Comunque non mi sembra malaccio, considerato che l’ultima cosa che voglio e’ vegetare, magari fino a 95 anni, senza nemmeno rendermi conto di cio’ che mi accade intorno. Diciamo che 77 anni, arrivandoci lucido e ancora in grado di allacciarmi le scarpe da solo, sarebbe una buona cosa.
Corro a rinnovare la polizza vita!!
Ho provato il nuovo Web Browser di Google: Chrome
Se v’interessa, mi sono fatto un giretto sul nuovo browser di Google, che si chiama Chrome. E’ in versione BETA, ma promette molto bene. Cosa c’entra col mio Blog? Niente, ma per uno che blogga e’ imprescindibile utilizzare del SW e capirne un po’ di Web, indipendentemente dagli interessi e dai temi trattati.
Per sapere di piu’, scaricatevi questo documentino con tanto di figure che ho fatto per voi (circa 1 Mb):
Il file e’ per voi, fatene quello che volete, non ci sono diritti e copyright. Se lo pubblicate mi piacerebbe saperlo, tutto qui.
E se volete le figure in dimensione originale, scrivetemi che ve le mando per email.
Ah… Chrome si scarica da qui: LINK. Pero’ sappiate che e’ una versione BETA, quindi quello che fate, lo fate a vostro rischio e pericolo (ve lo dovevo dire).
AH! E ovviamente questo POST l’ho scritto da Chrome 🙂