TuttoQua?

L'umanita' sta regredendo

Post-gara Gran Premio di F1 di Ungheria 2012

Che sia un Mondiale molto equilibrato l’abbiamo capito. Che le scuderie di punta abbiano qualche svarione, salvo poi tornare in auge la gara dopo, pure l’abbiamo afferrato. Che la Pirelli sia ormai persa nei meandri della sua stessa tecnologia, a tal punto da portare in pista delle vere e proprie incognite ricoperte di gomma vulcanizzata, e’ ormai assodato.

E allora, di che vogliamo parlare stavolta?

Del fatto che la Ferrari si e’ persa in tutto il weekend e che, inspiegabilmente, si e’ ritrovata con la carretta di un paio di mesi fa? Capirai la novita’. Del fatto che quando Hamilton parte davanti e’ difficile acchiapparlo? O piuttosto di una Mercedes che e’ decisamente annegata nel suo stesso grigiore, e delle scuderia minori che, gara dopo gara, corrono per il loro modestissimo campionato dei poveri che non serve a nessuno? E perche’ non accennare al fatto che Webber non ne sta ingranando una o che Button sembra essersi abbastanza ripreso dalla sua crisi interiore, ma che comunque non riesce a ritrovare la sua ormai celebre zampata?

Tutta fuffa. Io credo che il vero fattore dominante di questa gara sia stato il circuito di Budapest, e la domanda nasce spontanea: ma che senso ha correre in una pista del genere? Passi Monaco, dove li’ conta lo spettacolo, il glamour, le barche dei miliardari e le piscine pensili in stile giardini di Babilonia, con le strafighe dentro mezze nude che sorseggiano champagne.

Ma questo Hungaroring? Cosa c’e’, nel Gran Premio di Ungheria che dovrebbe attirare me spettatore e/o me investitore? Un bel niente, questa e’ la risposta! E, infatti, ieri abbiamo assistito alla corsa piu’ noiosa della stagione iridata, una roba da sonno profondo, dove nemmeno il DRS e’ riuscito a smuovere una foglia. Avete provato ad osservare la velocita’ del pilota in scia con il DRS aperto? Inutile, una vera schifezza!

Certo, poi magari in casa Ferrari sono pure contenti, perche’ con la performance di ieri, se qualcuno fosse riuscito solo ad immaginare di provare un sorpasso, Alonso avrebbe racimolato ancora meno di un anonimo sesto posto a quasi 27 secondi dal leader. Ma si sa, pare che quest’anno la Rossa vada meglio sulle piste veloci, o almeno cosi’ dicono quelli che ci lavorano intorno e dentro, ma e’ anche vero che la monoposto difetta di velocita’ di punta, chiaro sintomo della ricerca ossessiva di carico aerodinamico. E allora? Boh! Adesso arrivano 2 gare tutte manico e motore, e cioe’ Belgio e Italia. Staremo a vedere, intanto a Maranello si possono godere la testa del mondiale piloti con una certa serenita’, non solo grazie alle recenti imprese del pilota delle Asturie e ad una inequivocabile crescita del pacchetto tecnico, ma anche, e forse soprattutto, grazie al fatto che gli altri contendenti continuano ad alternarsi sul podio.

Indubbiamente, proseguendo di questo passo, e’ assai probabile che Fernando Alonso si possa cingere dell’alloro, casomai il problema resta quello del campionato costruttori, perche’ i punti di distanza dalla RedBull sono diventati 63. Non tantissimi, ma senza il contributo di Massa (che ieri ha racimolato 2 miseri punti) la sfida e’ dura come una lastra di adamantio (se volete documentarvi su questo metallo, cercate Wolverine su Wikipedia).

Ieri, Vettel e Webber hanno portato a casa 16 punti, Alonso e Massa 10. Vedete?

E il problema vero e’ che la Ferrari, che e’ costruttore di supercar mitologiche ancora prima di essere un marchio noto per le sue imprese sportive, non si puo’ e non si deve permettere di investire centinaia di milioni per mettere un uomo in condizioni di svettare sugli altri! Si, fa piacere vincere il titolo piloti, ma a Maranello si corre per l’affermazione del cavallino nero su fondo giallo, il resto e’ irrilevante. Questa era la filosofia di Enzo Ferrari, questa deve essere la strategia di un’azienda che compete nel 21esimo secolo, e questo e’ il desiderio ardente dei tifosi, punto e accapo!

E come si fa? Semplice, si manda via il pilota che non rende. Ma non e’ un fatto personale: il pilota e’ un impiegato di lusso che prende i soldi che prende che portare in alto lo stemma che campeggia al centro del suo volante. Poi, se resta tempo anche per la gloria personale, allora tanto meglio.

Massa doveva andarsene mesi fa, e invece e’ ancora li’, ed e’ gia’ forse troppo tardi silurarlo adesso, ma meglio tardi che mai.

Per cui l’unica cosa degna di nota in questo POST, che diviene una vera invocazione, e’ questa: sostituite Felipe Massa, adesso! Con un pilota motivato, possibilmente non latino, che abbia dimostrato velocita’, passione e capacita’ di messa a punto. Costui non puo’ e non deve essere qualcuno del vivaio, tipo Jules Bianchi (perche’ si puo’ anche lasciare che siano i team minori ad investire sui giovani e farli scafare per bene), e nemmeno un Perez o un Maldonado perche’ vi fareste molto male.

A questo punto io oso, e anche per dimostrare che perfino io posso cambiare idea e opinione oltre ogni aspettativa, faccio il tifo pubblicamente per Jenson Button. Sono certo che togliendolo da Woking e mettendogli un volante “rosso” in mano, possa fare ancora di piu’ di quanto gia’ dimostrato in questi anni.

Ora, Domenicali & C. fate voi, ma fate!

Commento gara precedente: Gran Premio di Germania.

30 luglio 2012 Posted by | formula 1 | , , , , | 5 commenti

Post-gara Gran Premio di F1 d’Ungheria 2011

Per la prima volta quest’anno, mi ritrovo a non sapere cosa dire. Ma non perche’ la gara sia stata povera di eventi, tutt’altro, ma perche’ qui mi pare che ormai la solfa si stia ripetendo a piacere.

Prima di tutto ormai e’ chiaro che il problema dei sorpassi sia stato risolto dalla F.I.A. Ma a che prezzo? Ottantanove (erano 89?) pit stop! Ma vi sembra normale che le auto passino piu’ tempo a entrare e uscire dai box che a macinare chilometri?

Poi, vi sembra sensato che si possano costruire delle gomme “a comando”? Le voglio che durino 11 giri! OK! Le voglio che durino 15 giri, ma al 12-esimo devono crepare senza esplodere. OK!

Ma scusate, ma allora perche’  non buttiamo via tutto e costruiamo dei carretti a spinta dove l’unico elemento tecnologico sia la mono-gomma Pirelli e vediamo come va a finire?

Almeno non dovremo assistere agli atti pirateschi di Hamilton! Ha voglia Alesi (a cui va sempre il mio imperituro amore) a dire che i commissari hanno sbagliato e che lui non poteva aspettare che passassero tutti. Col cavolo, lui DOVEVA aspettare che passassero tutti! E cazzo: sbaglia, va in testacosa e che fa? Per non perdere tempo, rischia di speronare un paio di avversari? Lasciamo perdere la sicurezza: se anche non si fossero fatti nemmeno un graffio, vuoi mettere l’incazzatura colossale per avergli rovinato la gara pure a loro?!?

Per me e’ chiaro che Hamilton sia arrivato al punto da essere sbattuto fuori dal circus. Si, d’accordo, e’ bravo, ma troppo spesso gli salta il neurone e fa delle cose pericolosissime. Solo Takuma Sato, ai bei tempi, gli era superiore! Ma che c’entra, quello era un kamikaze per definizione, questo invece e’ solo uno sciocco, e pure presuntuoso.

E poi, in fin dei conti, se manca Hamilton, c’e’ sempre Jenson Button. Lo sapete che io non impazzisco per costui, ma quando fa queste cose io mi levo puntualmente il cappello. Velocissimo, sempre in controllo (sul bagnato!), aggressivo quando serve e paziente quando non serve, preciso sui cordoli, dolce come uno zuccherino sulle gomme e, soprattutto, senza provare strategie da ipodotato e senza spingere oltre i limiti della Fisica. Abbiate pazienza, ma e’ cosi’.

Al contrario di Alonso, che manico e’ e manico resta, ma che stavolta ha veramente esagerato! E che avesse in animo di farlo si e’ capito dalla prima curva, dove e’ arrivato a cannone e poi si e’ ricordato che a) non era solo in pista e b) che tra le gomme e l’asfalto c’era un discreto velo d’acqua.

Poi altri errori, uno dopo l’altro, fino a quello meraviglioso quando era in caccia di Vettel (e poteva veramente acciuffarlo!) ma ha deciso di vanificare tutto andando nuovamente in testacoda.

Lui dice: “non ho nulla da perdere, devo essere sempre aggressivo”. Io dico: anche Button non ha nulla da perdere…

Massa, dal canto suo, dopo essersi esaltato domenica scorsa, e’ rimpiombato nel limbo, commettendo a sui volta un paio di errori grossolani, di cui il secondo gli ha pure spataccato l’alettone posteriore e ciao DRS…

Per carita’, bello il tentativo del muretto Ferrari di anticipare la sosta di Fernando, e con il senno di poi si puo’ dire che abbia pagato, consentendo allo spagnolo di saltare Webber e avvicinare Vettel. Pero’ qui torniamo alla questione della solita solfa con cui ho aperto, cioe’ che il problema e’ sempre lo stesso: per quanto questa Ferrari migliori, per quanto abbia una prima guida velocissima, resta sempre dietro a qualcuno, e non da mai la sensazione di essere il miglior pacchetto del lotto, se non altro per il singolo gran premio. E’ veloce, anche piu’ degli altri (Massa ha fatto il record in gara), ma non capitalizza. Anzi, capitalizzano gli altri: vai a chiedere a Vettel se gli dispiace essere arrivato secondo.

Tanto e’ che se la RedBull va forte, la Ferrari e’ dietro, se va forte la McLaren, la Ferrari e’ comunque dietro! Cosi’ non si vince una fava, se non il premio fegato d’oro del tifoso 2011! E poi, per battere le altre scuderie, i punti devono portarli entrambi i piloti!

Chiudo con 2 menzioni d’onore:

  1. A Heidfeld, che stavolta e’ riuscito a non spiccare il volo, ma ha rischiato l’ustione alla Lauda quando gli scarichi innovativi della sua Renault hanno deciso di prendere fuoco, e poi di esplodere sul piede di un commissario di pista…
  2. A Vitantonio Liuzzi, che a prescindere dalla scuderia, conferma sempre le sue doti di eccelso driver. Siccome non c’era Chandkok, e’ toccato a lui arrivare ultimo, con soli 5 giri di distacco. Che, su una pista lenta come questa, equivalgono a 10 tornate di Monza… Complimenti Tonio, o come diavolo ti chiami!

Commento gara precedente: Gran Premio di Germania.

I POST delle ultime 3 stagioni.

1 agosto 2011 Posted by | formula 1 | , , , , , , , , , , | 7 commenti

Post-gara Gran Premio di Ungheria

Gara funestata ieri dall’incidente di Felipe Massa, di cui abbiamo parlato ieri. Il circuito Hungaroring e’ una pista anomala, forse piu’ vicina alle caratteristiche di Monaco (Montercarlo) che a quelle di qualsiasi altra. Tortuosa, stressante per gomme e freni, con poca velocita’ e tanta fatica fisica per i piloti. Ne deriva da un lato uno stress meccanico e umano elevato ma, dall’altro, un notevole appiattimento delle performance. Nonostante tutto questo, abbiamo assistito ad una corsa interessante, forse la peggiore finora per la BrownGP e, sicuramente, la migliore per McLaren senz’altro e, mi viene da dire, anche per Ferrari, nonostante la presenza in pista di una sola monoposto. Un’altra considerazione riguarda il K.E.R.S.: sembra evidente che, da questa gara in poi, le scuderie che non lo utilizzano (tutte tranne Ferrari e McLaren) dovranno pentirsi della scelta. A poco serve, infatti, fare una gran qualifica se poi le vetture col K.E.R.S. possono partire a cannone e guadagnare anche 3 posizioni ancora prima di percorrere la prima curva. Vediamo team per team come sono andate le cose:

McLaren: indubbiamente gli inglesi hanno stravolto la macchina, al punto da renderla estremamente ben bilanciata e, finalmente competitiva. Hamilton non si e’ lasciato sfuggire questa occasione, e si e’ portato la gara a casa, mentre Kovalainen si e’ comportato comunque bene. Fra due settimane, pero’, arriva Valencia, pista un po’ diversa e piu’ veloce, per cui vedremo se la McLaren sara’ capace di riconfermarsi.

Ferrari: La macchina sembra andare bene, meglio di tutti gli altri e, forse, come la McLaren. Un altro passo in avanti, e Raikkonen, forse motivato dalla responsabilita’ che gli e’ caduta sulle spalle dopo il forzato forfait di Massa, ha guidato veramente bene. Sempre veloce, in controllo, attento e concentrato, anche se con le gomme dure la sua performance e’ calata. E il team non e’ stato da meno, tranne alla seconda sosta, quando ci hanno fatto trepidare. Nonostante l’ottima performance, sul pilota finlandese c’e’ un grosso punto interrogativo: essendo ormai certo l’arrivo di Alonso a Maranello, cosa fara’ Raikkonen l’anno prossimo? Andra’ alla BrownGP o alla Toyota? O magari andra’ a fare il pilota di Rally? Pero’, un gran bel secondo posto!

BrownGP: una brutta battuta d’arresto, evidemente la macchina non e’ piu’ all’altezza della situazione, forse piu’ a causa del recupero degli avversari che di altro. Resta il fatto che dovranno darsi da fare se vorranno mantenere il primato nelle due classifiche. Incredibile il Team Radio di Button in cui dice espressamente “non capisco come sia possibile che la macchina vada cosi’ male!”. Anche Barrichello ha confermato le difficolta’ del team.

RedBull: Vettel parte malissimo e si ritrova settimo, Webber parte meglio ma al pit stop si fa sfilare da Raikkonen. La macchina, in ogni caso, e’ sembrata sempre buona e veloce, forse penalizzata dallo stint percorso con gomme dure, ma comunque capace di portarlo al terzo posto (scavalca Vettel in classifica). Sulla monoposto di Vettel, poi, si rompe qualcosa e lui esce dai giochi. Durante un’intervista rilasciata a Ettore Giovannelli, il tedeschino dice che e’ colpa del contatto con Kimi all’avvio, ma non ci convince neanche un po’… E, infatti, dopo scopriamo che si e’ rotta una sospensione posteriore!

ToroRosso: eredita un po’ di robine dalla sorella maggiore e va decisamente meglio. Interessante lo spagnolino diciannovenne, sara’ il caso di tenerlo d’occhio!

Williams: la macchina cresce ancora, cosa che mette Rosberg in condizioni di fare una gran bella gara (per poco non soffia il terzo posto a Webber) e a Nakajima di mostrare, ancora una volta, di essere una schiappa. A tal punto da non riuscire nemmeno a resistere a un misero sorpasso del mediocre Piquet appena uscito dai box (con tanta benzina e gomme fredde).

Renault: tattica molto aggressiva, speravano di arrivare sul podio partendo leggeri con Alonso, che doveva spararsi la gara a tutta. Poi ci pensa un meccanico a sistemare tutto: avvita male l’anteriore destra, Alonso la perde e ciao. Non vorrei essere nei panni di quel tecnico… Piquet: ma e’ ancora li’?? Ma non l’avevano licenziato??

Toyota: non male, almeno meglio di altre gare. Con Glock che, stavolta, va meglio di Trulli.

BMW: non so piu’ che dire su questi qua. Spero che almeno Kubica l’anno prossimo trovi un volante piu’ all’altezza del suo talento. Pare che a Valencia porteranno nuovi aggiornamenti che dovrebbero migliorare la loro pessima situazione, ma questa l’abbiamo gia’ sentita.

Force India: chi??

F.I.A.: lo so che l’incidente di Massa e’ dovuto al caso, ma lo vedete che succede quando, invece di fare le persone serie, vi mettete a fare i giochini politici?

Bridgestone: ma che razza di gomme fate?? Ma un laboratorio serio l’avete, oppure lavorate in un garage? E le supermorbide vanno in pezzi! E la morbide sono dure come il granito! Ma andatevene!

Commento gara precedente: Gran Premio di Germania

AGGIORNAMENTO 27 Luglio, ore 10:37: La Renault saltera’ il prossimo Gran Premio! Questa la decisione della F.I.A., che ha comminato la sospensione alla scuderia francese a causa dell’errato montaggio della ruota anteriore destra sulla monoposto di Fernando Alonso durante la sua sosta ai box. Pare, infatti, che il team fosse cosciente del problema e, nonostante cio’, non abbia impedito il ritorno in pista del pilota e non lo abbia informato via radio, creando negligentemente una situazione di grave pericolo.

26 luglio 2009 Posted by | Aziende e dipendenti, Cose da ricordare, Cose tecniche | , , , , , , , , , , , , , , , , | 1 commento

Qualifiche Gran Premio di F1 di Ungheria: incidente a Massa!

Oggi, sabato 25 Luglio 2009, durante le qualifiche ufficiali valide per il Gran Premio di F1 che si svolgera’ domani a Budapest, sul circuito dell’Hungaroring, il pilota della Ferrari Felipe Massa e’ stato protagonista e vittima di uno strano incidente. Nella fase Q2, quando si lotta per qualificarsi tra i primi 10 che poi si giocheranno l’ordine di partenza nella fase Q3, il pilota era impegnato in un giro veloce, quando ha improvvisamente scartato a sinistra, tagliando la successiva curva e finendo contro le barriere di pneumatici a 190 Km/h! Nonostante i suoi tentativi, visibili dal cameracar (vedi video di seguito), di scalare e frenare, l’impatto e’ stato piuttosto violento, e perpendicolare alle barriere. Chi osservava ha avuto subito motivi validi per preoccuparsi, visto che Massa non e’ uscito da solo dall’abitacolo e non ha nemmeno mosso la testa. I soccorsi sono stati rapidi, il pilota e’ stato estratto, caricato su un’ambulanza e portato immediatamente al centro medico del circuito. Da qui poi, dopo circa 20 minuti, e’ stato trasferito in elicottero presso l’ospedale di Budapest.

Inizialmente si e’ pensato ad un guasto meccanico, fino a scoprire, osservando attentamente le immagini televisive, che il brasiliano, in realta’, e’ stato colpito violentemente al capo da un detrito giunto dalla pista. Detrito che, poi, ha rivelato essere una molla di una sospensione persa dalla vettura di Rubens Barrichello (suo connazionale) che lo precedeva a bordo della sua BrownGP. Nella foto sotto (non ingrandibile), si vede piuttosto bene la molla sopraggiungere in direzione del casco del pilota.

Massa Molla

La molla ha preso in pieno il lato sinistro del casco, rompendo l’attacco della visiera e causando danni consistenti al casco stesso. In quel momento la monoposto procedeva a circa 280 Km/h, a cui, se sommiamo la velocita’ della molla e la massa della vettura, desumiamo che l’energia liberatasi nell’urto dev’essere stata enorme.

Infatti il povero Felipe ha, evidentemente, perso l’orientamento per un attimo, ha mollato l’accelleratore e non ha piu’ controllato la direzione dell’auto, cosa che ha causato l’escursione verso la via di fuga. Prima dell’impatto pero’, ha comunque recuperato un po’ di lucidita’ e ha provato a fare qualcosa. E per fortuna, altrimenti l’urto con le gomme sarebbe stato ancora piu’ violento e, magari, i danni ben piu’ gravi.

Una volta tirato fuori, questo e’ cio’ che si e’ presentato agli occhi dei soccorritori (non ingrandibile):

HUNGARY FORMULA ONE

Si vede un Massa sotto shock, l’occhio sinistro tumefatto, la visiera divelta e il casco addirittura scavato, in alto a destra. Per fortuna che poi, dopo una mezz’ora, i bollettini medici hanno rassicurato tutti, riportando che il pilota era cosciente e che, tutto sommato, stava bene. La conferma arriva da quest’altra foto, che ritrae il brasiliano in barella mentre cerca di tastarsi l’occhio ammaccato (non ingrandibile):

MOTOR-RACING-PRIX/

Felipe domani non sara’ in pista, a lui gli auguri di prontissima guarigione: noi tutti lo aspettiamo tonico, pimpante e ottimista gia’ al prossimo gran premio. Domani, per i colori di Maranello, correra’ solo Kimi Raikkonen.

Qui sotto abbiamo anche il video del fattaccio (in tedesco per il momento):

Cosa dire? Incidente davvero anomalo, c’era forse una possibilita’ su un miliardo che accadesse una cosa del genere. Incidente che, pero’, si verifica a solo una settimana di distanza da quello che, in GP2 domenica scorsa, ha ucciso sul colpo il giovane Henry Surtees (figlio del grande John), colpito alla testa da uno pneumatico vagante perso da un’altra vettura che lo precedeva e che era andata a sbattere.

A Massa, per fortuna, e’ andata molto meglio, pero’ ci si domanda come mai, a fronte di ricerche e investimenti volti a rendere le cellule sicurissime (notare come la Ferrari F60 sia uscita perfettamente integra dal crash), non si cerchino anche soluzioni per evitare rischi del genere. Come e’ possibile che si stacchi una molla di una sospensione? E come e’ possibile che la stessa molla trovi la via per uscirsene dal cofano motore e finire sparata all’indietro?

Le polemiche sono appena iniziate, e non finiranno qui.

AGGIORNAMENTO ORE 19:42: pare che Massa abbia riportato una ferita profonda all’arcata e, cosa piu’ seria, una lesione al cranio. Pare che sara’ necessario un intervento chirugico per rimettere le cose a posto.

AGGIORNAMENTO ORE 21:18: L’intervento chirurgico, necessario a ridurre la frattura, e’ stato gia’ eseguito con successo. Per lo sfortunatissimo pilota brasiliano, a questo punto, si prevede un periodo di inattivita’ di circa due, se non tre mesi. Alla Ferrari non resta ora che decidere a chi affidare il volante dal prossimo Gran Premio in poi. In casa ci sono i collaudatori Luca Badoer e Marc Gene, che sarebbero una scelta logica, vista l’approfondita conoscenza della monoposto e l’affiatamento con la squadra, ma non e’ detto che a Maranello non decidano di pescare dal mercato. Si vedra’.

25 luglio 2009 Posted by | Cose tecniche, Pericoli vari e disservizi | , , , , , , , , , | 11 commenti

   

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: