TuttoQua?

L'umanita' sta regredendo

Atti osceni in luogo pubblico

Stamattina, mentre andavo (ben prima dell’alba) in macchina da Bologna a Milano, mi sono fermato piu’ o meno a meta’ strada a fare colazione. Entro in Autogrill e mi metto in fila. Quando tocca a me, la cassiera si fionda letteralmente fuori dall’area delle casse e aggredisce un tizio che stava innocentemente scattando una foto alla famiglia col cellulare.

“Signore!!! SIGNOREEEEEEEEEEEEEE!!! Ma cosa fa??? E’ proibito scattare fotografie!!!”.

Il povero cristo, tra l’allibito e lo sconcertato, si volta, un po’ rosso in viso, chiede scusa e se ne va.

SCUSA?!?!??! Ma come scusa?? Stai facendo una cosa innocentissima, ‘sta fuori di testa ti tratta come una pezza da piedi davanti a due piotte di persone, e tu dici scusa??? Non ci siamo proprio, questo e’ un lavoro per TuttoQua!

Io: “Signora, sinceramente dopo quello che ho visto le potrei dire di tutto, pero’ sono una persona civile e le dico solo che non vedo nessun divieto di scattare foto all’interno dell’AutoGrill” (indossavo ancora gli abiti civili).

La stronzona: “Signore!! Guardi che nei luoghi pubblici si sa che non si possono scattare foto!!!”.

Allora mi strappo la camicia da cui fuoriesce la T rossa e… Io: “Ma di che cazzo sta parlando??? Questo un luogo pubblico?? E che e’ un museo?? Dove starebbero i quadri e le statue?? Questo e’ un esercizio commerciale privato, e come tale qui dentro valgono le Leggi e le regole stabilite dal padrone. Siccome non c’e’ una Legge che vieti di scattare foto, e siccome il padrone non l’ha scritto da nessuna parte, allora io scatto tutte le foto che mi pare, ha capito, ignorante maleducata??”.

Mentre gli astanti applaudivano a scena aperta, la megera ha compreso che le conveniva ritirarsi in buon ordine e mi ha emesso scontrino senza colpo ferire.

Luogo pubblico… l’Autogrill… ma so’ cose e pazz!!!

9 novembre 2009 - Posted by | Aziende e dipendenti, Bestialita' | , , ,

14 commenti »

  1. …ma veramente in un luogo pubblico non si possono scattare foto? nemmeno alla propria famiglia! azz, qua si sfiora il ridicolo… O_o

    Commento di Ste | 9 novembre 2009 | Rispondi

    • Boh… io pero’ in un luogo pubblico di un certo tipo lo posso anche capire. Tipo vai a Louvre, scatti la foto alla Monnalisa e poi ti metti a vendere le cartoline… me dentro un AutoGrill!!! E che cazz!

      Commento di tuttoqua | 9 novembre 2009 | Rispondi

  2. Ahahah,grandissimo!Da grande voglio essere come te 😉

    Commento di TropicAl | 9 novembre 2009 | Rispondi

  3. MItico come sempre,
    dopo circa 11 ore di lavoro mi hai fatto scattare il primo sorriso!!!!
    Comunque ci sono in giro degli esemplari di umanoidi che l’educazione e il cervello non sanno nemmeno da che parti abitino.
    Ciao
    PS: per le scarpe, (te lo dice uno con due piedi piatti) prova le Stonefly eleganti ma comode

    Commento di Pier | 9 novembre 2009 | Rispondi

    • Ottime le Stonefly, ne ho un paio casual e sono veramente molto comode. Se ne trovo un paio classiche che mi sconfinfera, procedo all’acquisto! 😉

      Commento di tuttoqua | 9 novembre 2009 | Rispondi

  4. bene bravo bis. mache testine ci sono in giro…
    ciao. maria grazia

    Commento di maria grazia | 9 novembre 2009 | Rispondi

    • Con profondo inchino, ringrazio 😉

      Commento di tuttoqua | 10 novembre 2009 | Rispondi

  5. Sei peggio di me……

    Commento di Trudy | 11 novembre 2009 | Rispondi

  6. Queste sono le distorsioni della famosa legge della privacy del cazzo (si può dire del cazzo?) che impera in italia. Una legge che vieta di pubblicare i volti e i nomi degli arrestati, ma che viene matematicamente infranta in caso di un povero cristo che non è nessuno. Non ti nascondo che da quando hanno approvato questa legge, è diventato più difficile lavorare ed è cambiato anche l’approccio delle persone nei confronti di chi fotografa. Prima erano tutti contenti di essere fotografati, ora subito ti chiedono chi sei e quanto gli dai. Comunque per la cronaca, in italia si possono fare fotografie in qualunque luogo pubblico o aperto al pubblico. Una vecchia legge proibisce solo di fotografare, obiettivi militari, nei porti, negli aeroporti limitatamente alla torre di controllo, nelle stazioni ferroviarie. Per questioni di sicurezza, anche se i satelliti prima e google map dopo hanno reso ridicole queste norme. Nei musei e nelle chiese è vietato fotografare, perchè in caso contrario nessuno comprerebbe guide e cartoline. Probabilmente, la cassiera, era preoccupata da qualche irregolarità presente nel locale…e comunque hai fatto bene a prenderti la questione. Se capitava a me…ci saremmo fatti delle risate…

    Commento di mimmo torrese | 13 novembre 2009 | Rispondi

    • Si ma quella era veramente una bestia vestita da cassiera.

      Commento di tuttoqua | 13 novembre 2009 | Rispondi

  7. […] Il mio amico Tuttoquà è stato protagonista di un evento del genere che potrete leggere qui e ha giustamente protestato.  Tuttoquà, non è un fotografo, ma è impegnato ad alti livelli […]

    Pingback di Fotografia, tra cassiere e divieti « dagherrotipo torrese | 13 novembre 2009 | Rispondi

  8. Non sarà che chi ha fatto queste leggi….ha paura di essere fotografato?
    E per proteggersi non ha esitato a scatenare una specie di psicosi tra la gente comune che invece probabilmente potrebbe solo avere piacere di essere fotografata??

    ………..

    Commento di Salvo Veneziano | 13 novembre 2009 | Rispondi


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