TuttoQua?

L'umanita' sta regredendo

Il ruolo del Comandante

Lungi da me l’idea di POSTARE su politica e dintorni, lo sapete che qui, di solito, si parla d’altro.

Pero’ vorrei prendere ad esempio le dichiarazioni del Ministro Bondi a seguito del crollo della Domus dei Gladiatori, una delle tante magnificenze di Pompei.

Ma parliamone un attimo, perche’ ne vale la pena. Credo di poter affermare serenamente che Pompei (ovviamente il sito archeologico) sia un luogo unico sulla Terra. A differenza delle altre migliaia e migliaia di rovine sparse per il Mondo, di varia epoca e natura, Pompei e’ l’unica che restituisce a chi la visita la netta sensazione di aver viaggiato indietro nel tempo di 2.000 anni. E’ ancora tutto li’, proprio come era prima che la furia del Vesuvio, nel 79 d.c., ricoprisse tutto sotto una spessissima coltre di cenere e polvere lavica. Ci si ritrova a camminare tra le strade lastricate, che portano ancora i solchi dei carri, a entrare e uscire dalle botteghe e dalle migliaia di case e ville in cui una volta abitavano persone di ogni genere. Per non parlare del Foro, dell’Anfiteatro, dei meravigliosi affreschi, perfino le insegne dei negozi, a volte, sono ancora perfettamente leggibili. Dopo qualche ora di lento girovagare si ha quasi la sensazione di essere a casa, in un luogo in cui si convive con i propri antenati, che gettarono le basi di tutto  cio’ che siamo diventati oggi.

Credetemi, se non l’avete mai fatto, andateci, e poi lo racconterete a lungo.

Ecco, tutto questo, evidentemente, non significa molto per chi decide come spendere i soldi per preservare la nostra Storia. La Domus Gladiatoria, meravigliosamente affacciata sulla Via dell’Abbondanza, non c’e’ piu’! E’ crollata per incuria, perche’ l’ultimo lavoro di restauro risaliva agli anni 50. La cenere aveva preservato questa meraviglia per 2 millenni, noi abbiamo impiegato 1/40-esimo di questo tempo per abbatterla.

Il Ministro Bondi pero’, a valle di questo delitto, di questo crimine contro l’Umanita’ passata, presente e futura, ritiene di non avere responsabilita’, di non doversi dimettere, perche’ sarebbe ingiusto!

Preciso, Sig. Ministro, che io non nulla contro di lei, ci mancherebbe. Solo che lei li’ non solo rappresenta le Istituzioni, non solo ricopre una carica pubblica di estrema importanza in un Paese che possiede il 50% di tutti i siti archeologici del Mondo e che punta molto sul fatturato turistico, ma e’ anche, come dire, posizionato in cima all’ingranaggio.

Ragioniamo: diciamo che io sia l’amministratore delegato di un’azienda che impiega, che ne so, 100 persone. Diciamo che qualcuno in azienda sbagli. Un prodotto difettoso, magari pericoloso che ferisce un consumatore, oppure “semplicemente” che qualcuno faccia un po’ di contabilita’ creativa, che va tanto di moda in Italia. Secondo Lei, il magistrato di turno accettera’ le mie giustificazioni qualora dovessi dirgli che non sono io il responsabile, che non ne sapevo nulla, che ha sbagliato qualcun altro lungo la catena, che non e’ giusto che in galera ci vada io, ecc ecc?

Eh no che non e’ giusto, perche’ non solo c’e’ la Legge che dice che se io sono il CAPO sono il primo responsabile, ma anche per una questione ETICA. Mi rendo conto che parlare di ETICA al giorno d’oggi possa scatenare l’ilarita’ dei piu’, ma dobbiamo sforzarci di essere seri, perche’ qui la questione e’ grave.

A me, e spero a quelli come me, non interessa chi c’era prima di lei e cosa ha fatto oppure non ha fatto. Io so che adesso c’e’ lei. La vogliamo chiamare sfortuna? Chiamiamola sfortuna, ma non solo, perche ora, e solo ora, sento parlare della creazione di una fondazione per Pompei. E non si poteva fare prima questa fondazione?

Sento dire che si e’ fatto tanto contro le guide abusive e contro il randagismo. Che poi equivale a dire che per combattere l’inquinamento abbiamo chiesto alla popolazione di fare mezza scoreggia a testa in meno al giorno.

Sento dire che il problema non sono i soldi ma come questi vengono spesi. Che a casa mia equivale a dire che i soldi c’erano ma che non sono finiti nel posto giusto. E perche’ nessuno ha controllato? Chi doveva vigilare, io?

Perche’ qui forse i muri si potranno anche tirare su di nuovo e far finta che sia tutto come prima, ma sarebbe l’ennesimo delitto.

Lasciamo la Domus Gladiatoria per terra, perche’ magari forse doveva finire cosi’ 2000 anni fa, e lasciamocela come monito, perche’ non e’ il caso di rimettere su della ridicola roba finta. Nel frattempo, pero’, mettiamoci a fare sul serio per salvare il resto, e vediamo anche di sbrigarci.

Pero’, sig. Ministro, le dimissioni, mi consenta, sarebbero sacrosante, come atto di RESPONSABILITA’.

10 novembre 2010 - Posted by | Ammazza che ladri!, Bestialita', Cose da ricordare, Pericoli vari e disservizi | , , , , , , ,

9 commenti »

  1. sul sito italiano di wikipedia non ho trovato la parola “etica”.
    L’ho ritrovata su quella in lingua inglese che recita più o meno cosi:
    Parola cancellata dal vocabolario dei politici italiani.
    Quindi non lamentiamoci, non si può addossare la colpa in una parola che non esiste più, pare per decreto legge.
    maurizio

    Commento di maurizio | 10 novembre 2010 | Rispondi

    • Che amarezza, come dice quello dei Cesaroni…

      Commento di tuttoqua | 10 novembre 2010 | Rispondi

  2. mi hai fregato il post sul mio blog 😉
    ho letto sul Corriere on line, il commento di un lettore sull’articolo circa la mancanza di responsabilita’ da parte di Bondi. IL lettore diceva:
    7 novembre, i democrats perdono malamente le mid term election americane. Obama dichiara e’ colpa mia.
    8 novembre, vien giu’ un pezzo di cultura italiana. Il ministro dei beni culturali dichiara non credo si possa additare a me la responsabilita’ dell’accaduto….o na roba del genere. Non ho parole.
    Un mio amico, guida a Pompei, e da 3 anni che si sbatte con altre guide per sollevare il problema della Domus Gladiatori…che era in pericolo. Non e’ dietrologismo. E’ solo per sottolineare che qualcuno se ne era accorto del pericolo di crollo.

    Senza farne una questione di colore politico, si vuole che lo stato sia gestito piu’ secondo canoni di impresa privata….poi pero’ quando c’e’ da prendersi responsabilita’ e’ sempre colpa di qualcun altro.

    La strofa di Cutugno “Lasciatemi cantare, perché ne sono fiero. Sono un italiano, un italiano vero” mi appartiene sempre sempre sempre meno. Cazzo. scusa.

    Commento di ain't that bad | 10 novembre 2010 | Rispondi

  3. non sarebbe male bloccare in eterno i nuovi scavi visto che almeno sotto la cenere si consernano meglio.

    Commento di floriano | 10 novembre 2010 | Rispondi

  4. Gia che c’era, Obama poteva anche prendersi la colpa del crollo di pompei, in cambio Berlusconi avrebbe dichiarato che Obama ha perso le elezioni per colpa dei comunisti.

    Commento di ilpiratablog | 10 novembre 2010 | Rispondi

  5. a parte l’etica, nella vita ho capito una cosa: la colpa è sempre di qualcun altro, e nello scarica barile lo prende sempre dietro l’ultimo della fila!

    Commento di maurizio | 13 novembre 2010 | Rispondi

  6. […] bravo Tuttoqua sul suo blog, all’epoca del crollo della casa dei Gladiatori di Pompei, aveva gia toccato sulla questione […]

    Pingback di Responsabilita’ oggettiva « Tacco e Punta | 21 gennaio 2011 | Rispondi


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