TuttoQua?

L'umanita' sta regredendo

Milano-Roma: Treno Vs Aereo

La tratta in questione e’, forse, la piu’ frequentata d’Italia, soprattutto da coloro che si spostano continuamente per ragioni di lavoro. Tra l’altro la cosa mi ricorda molto quella famosa battuta di Beppe Grillo quando disse che “a Milano vogliono bere la Ferrarelle, a Roma la San Pellegrino, che se ognuno si bevesse la sua cazzo di acqua toglieremmo 500 TIR al giorno dall’A1, e il tratto tra Roncobilaccio e Barberino come per magia sarebbe libero”.

In ogni caso anch’io, per anni, sono stato vittima di questo rito, cioe’ quello del viaggio “in giornata” tra le due citta’. In aereo ovviamente, perche’ il treno ci mette troppo. Tra un po’, con l’apertura della nuova linea ferroviaria ad alta velocita’ tra Firenze e Bologna, e grazie anche alla recente inaugurazione della tratta tra Bologna e Milano, questo problemino potrebbe essere risolto. In sostanza, a conti fatti, la Freccia Rotta (non e’ un refuso), dovrebbe metterci qualcosa come 3 ore e 40 minuti per collegare la capitale al capoluogo lumbard.

Quanto ci vuole, in aereo, per andare da Linate a Fiumicino, considerando anche il fatto che, per un volo nazionale, bisogna presentarsi al check-in almeno 45 minuti prima della partenza? Allora: 45 minuti (pre-requisito) + 50 minuti (volo effettivo) + 15 minuti (taxi e movimenti vari dell’aereo pre-partenza) + 15 minuti (l’aereo atterra e va  al gate, si aprono le porte, ecc…) = 125 minuti. Che, a casa mia, fa 2 ore e 5 minuti. Beh, se consideriamo che il treno parte dal centro e arriva in centro, mentre per volare bisogna sempre andare a casa di Dio, la cosa non suona affatto male. Se poi calcoliamo i costi, puo’ darsi che il treno resti in vantaggio (almeno rispetto alle compagnie tradizionali), ma e’ difficile a dirsi, visto che da un lato i listini dei vettori sono piu’ sibillini della Sfinge, e dall’altro Trenitalia piazza improvvisamente aumenti colossali ogni pochi mesi (e quale migliore occasione dell’apertura della linea BO-FI?).

Vabbe’, ok… puo’ darsi che, da un certo momento in poi, valga la pena di andare in treno, anche perche’ il treno va sempre, anche con la nebbia, la pioggia, i temporali, la neve. E poi, se uno si smarona a star seduto puo’ fare due passi, oppure andarsi a prendere un caffe’ alla carrozza ristorante (se si ha il coraggio di bere quella roba), puo’ attaccare il laptop alla presa di corrente, puo’ usare il cellulare e tutte queste cosine qui.

La sapete una cosa?

CHI SE NE FREGA!!!

Io odio il treno, e odio i suoi passeggeri decerebrati!!

Ma partiamo dal treno, in particolare i modelli ETR 450/500: si puo’ sapere chi e’ quel genio che ne ha progettato gli arredi interni? Ditemi dove abita, che lo voglio premiare di persona! Ehi… tu… si, dico a te, arredatore dei miei stivali, ma chi sei, un nano col culo piatto? Io non so quale modello di primate tu avessi in testa, ma io sono alto 1 metro e 98! Le gambe!! Dove minchia metto le gambe??? E perche’ per viaggiare mi devo litigare lo spazio per i piedi col primo cafone che mi si siede davanti e che pensa di poter mettere quelle sue maledette fette dove gli pare? Oppure di poter usare lo spazio sul pavimento per metterci la borsa del computer? Che devo fare io, me le devo tagliare la gambe prima di salire sul treno, come facevano i kamikaze giapponesi prima di andarsi a fiondare sulle portaerei americane? E quello straminchia di tavolino? Ma che a casa tua, tu c’hai una roba del genere? E dove abiti pirla, nella casa del Maestro Yoda?? E porca miseria, levalo quel coso, metti i tavolini estraibili dal bracciolo, cosi’ recuperi alcuni chilometri cubi di spazio, per la miseria!! Sei veramente un fesso di colossale risma, un deficiente di bibliche proporzioni, un ignorante  di inenarrabile levatura. Tu e chiunque ti abbia pagato per concepire delle fesserie simili. Lui e chiunque poi ne abbia approvato il montaggio sui treni.

Pero’, la ciliegina sulla torta ce la mettono i passeggeri maleducati. Passi per quelli che viaggiano in coppia oppure in gruppo e che scambiano il treno per una saletta per convenevoli, in cui si sentono liberi di urlarsi (perche’ urlano…) le loro stronzatine e di coinvolgere gli altri 1.500 astanti. Passi per i genitori/nonni che non sanno tenere a bada le loro bestie, pardon i loro bambini, che gridano e scorazzano per il treno come se fosse l’oratorio.

Ma quelli che non si staccano un attimo dal cellulare no eh!!! Eh no!! Ma si puo’ sapere che avete da ”contarvi su” col Mondo che non possa attendere un momento piu’ appropriato? E mi sembra che vi mettiate da parte le telefonate per un mese per poi spararvele tutte in quelle tre ore di viaggio! Non solo, mi sembra anche che tutti quelli che vi conoscono sappiano alla perfezione dei vostri spostamenti, cosi’ che vi possano chiamare proprio mentre siete in viaggio! E poi, ma perche’ non siete capaci di parlare sotto i 100 decibel? E perche’ avete sempre un tono di voce che irrita dopo i primi cinque secondi, tipo quello di Franceschini e di La Russa (par condicio)? E perche’ parlate sempre di argomenti di cui non frega una mazza a nessuno, tipo… non so… I CAZZI VOSTRI?!?!?

Ma che fanno alle Ferrovie, le selezioni tipo Grande Fratello? “Su, mi faccia sentire una sua telefonata tipo”.

“UE!! MARIA!!! TI HO PENSATO TUTTO IL GIORNO!!!! MI SENTI???? PRONTO…. EH SI CI SONO LE GALLERIE… PRONTOOOOOOOOOOOO!!! AH SI ADESSO TI SENTO!!! DICEVO CHE TI HO PENSATO TUTTO IL GIORNOOOOOO…. E POI VOLEVO DIRTI CHE BLAH BLAH BLAH… SONO ANDATA DALLA GINA CHE BLAH BLAH BLAH E POI HO INCONTRATO LA ADALGISA E BLAH BLAH BLAH E OGGI A PRANZO HO FATTO LE LASAGNE… DOMENICA E’ VENUTA LA MOROSA DI PEPPINO…E…”

…e basta cazzo!!! Non ce la faccio a sentirvi!!! Almeno in aereo mi godrei 50 minuti di silenzio telefonico.

PS: oggi sono andato a Roma in treno…

21 ottobre 2009 Posted by | Aziende e dipendenti, Bestialita', Pericoli vari e disservizi | , , , , , , , , , , , , | 12 commenti

Ignoranza oppure convenienza?

Certe volte resto allibito davanti a evidenti manifestazioni di ignoranza. Cosi’ stupefatto che poi, pensandoci, mi chiedo se non si tratti, piuttosto, di una strategia. Come a dire: “fanno i fessi per non andare in guerra”.

Oggi ero alla stazione di Bologna, accompagnavo mia madre a prendere un treno e, mentre eravamo in attesa sul binario, si avvicina una tizia sulla 35-ina, discretamente tatuata, con un borsone di plastica al seguito, che ci fa:

“scusate, c’e’ qualcosa per Napoli?”

Io: “In che senso?” (domanda retorica, lo so…)

Lei: “Un treno!” (leggi: fesso, siamo in stazione, che altro andrei cercando secondo te?)

Io: “Ma scusi, ma intende su questo binario e ora, oppure in generale?” (non bastava la domanda stupida di prima, ho pensato bene di caricare)

Lei: “No, dico, da Bologna c’e’ qualche treno che va a Napoli?”

Io: (ah, allora non era retorica la domanda) “Ma non lo so, questo treno che arriva qui su questo binario ferma anche a Napoli… lei che biglietto ha?”

Lei mi guarda, con l’espressione chiaramente persa a calcolare l’entropia dell’Universo, e: “Ma…veramente… biglietto?”

Io: “Signora, prima di salire su un treno, di solito, si acquista un biglietto. Poi questo e’ un Eurostar, c’e’ la prenotazione obbligatoria del posto…”

Lei non dice nulla, mi guarda come stesse per darmi il risultato del calcolo mentale che stava effettuando, ma poi si allontana silenziosa, e inizia a passeggiare avanti e indietro lungo il binario, trascinando la bustona di plastica per terra.

Ora io mi domando e dico: ma nel 21-esimo secolo, e’ possibile che uno si metta in viaggio senza sapere che, per salire su un treno, serve un biglietto? Non ci credo, per cui sono convinto che qui si giochi all’ignoranza per pura convenienza.

La signora alla fine sul quel treno ci e’ salita, e sono sicuro che fara’ di tutto per evitare il controllore (tipo nascondersi in bagno). E, se proprio sara’ beccata, probabilmente giochera’ la parte dell’ignorante che non sapeva, e paghera’ la tariffa normale. Quindi, se le va bene non paga, se le va male paga come gli altri.

Allora, e la domanda la giro a voi, e’ ignoranza oppure convenienza? E, nei panni del controllore, come si fa a distinguere, se proprio si deve?

23 luglio 2009 Posted by | Ammazza che ladri!, Bestialita', Cose da ricordare | , , , , , | 7 commenti

Ma Prevendita de che?

Questa cosa la sapevo gia’ da tempo, ma ora mi e’ sembrato il caso di ricamarci un po’ su, perche’ mi puzza come il solito imbroglio italiota. Oggi la TuttoQua Family se ne va al cine, a vedere “Wolverine Le Origini”, e anche se potrebbe sembrare che lo facciamo per Boy, in realta’ lo facciamo per me, da buon Marvelliano che non sono altro.

Ma detto questo, veniamo al punto: quando si acquista un biglietto on line, per una qualsiasi delle multisala Medusa sparse nello Stivale, si paga un Diritto di Prevendita di 50 Eurocent a cranio. La domanda e’ perche’??

Io apro il mio computer, mi collego con la mia ADSL, faccio tutto da solo, pago con la mia carta di credito, e devo dare un guiderdone aggiutivo dopo aver gia’ speso la bellezza di 8 Euri a testa per un film??

prevendita

Se ci fosse da ridere vi direi che la cosa mi ricorda quella mitica scena dell’altrettanto mitico “Non ci resta che piangere”: “Ue! Chi siete? Cosa portate? Si ma quanti siete? Un fiorino!”.

Ma purtroppo qui da ridere non c’e’. Di solito la prevendita si paga quando si va in un negozio a prendere il biglietto per un concerto, perche’ quello e’ il guadagno dell’esercizio commerciale, e’ il suo business. Uno non ha niente a che fare con l’organizzazione del concerto, semplicemente mette a disposizione il suo negozio per dare un servizio agli utenti dell’evento, e’ giusto che si paghi un’addizionale, altrimenti la gente dovrebbe andare chissa’ dove a procurarsi i tagliandi, col rischio magari che questi vadano esauriti.

Ma un botteghino virtuale, messo su dalla stessa azienda che mi proietta il film, e dove dietro non c’e’ altro che un computer, come giustifica l’esborso? Non solo il consumatore ti fa risparmiare, perche’ cosi’ elimini personale e strutture, ma tu, Medusadeimieistivali, gli chiedi anche di tirare fuori la paghetta settimanale per il server? A me pare una grossa boiata, in quanto, di solito, quando uno fa le cose da solo risparmia! Esempio: i distributori di caburante Fai da te, dove se uno si sporca le mani di persona c’e’ lo sconto. Con Medusa avviene esattamente il contrario; infatti se invece di romperti i maroni a fare tutta la procedura autonoma te ne vai alla cassa del cinema dove c’e’ l’operatore, il Diritto di Prevendita non e’ previsto.

E quando compro un biglietto del treno allora? Non e’ forse vero che acquistando un titolo di viaggio on line sul sito di Trenitalia non c’e’ nessuna maggiorazione? E non e’ un fatto risaputo che uno dei modi piu’ celebri con cui le compagnie aree Low Cost risparmiano e’ quello di vendere i biglietti solo ed esclusivamente on line? E non mi venissero a dire che il serverino di Medusa ha un costo eh! A maggior ragione quel costo ce l’hanno anche le compagnie di trasporti, ma evidentemente loro non se la sentono di fregarti i 50 centesimi, dopo che ti hanno gia’ rapinato 8 Euri. Che, a loro volta, mi sembrano piuttosto ingiustificati. E’ chiaro che anche andare al cinema e’ diventato un lusso, visti non solo il prezzo stesso del biglietto, ma anche l’indotto, quale pop-corn e coca-cola varie. Diciamo che in tre persone se ne saltano facilissimamente 50 verdoni.

Poi si lamentano che la gente si scarica i film da Internet…

1 Maggio 2009 Posted by | Ammazza che ladri!, Aziende e dipendenti, Bestialita' | , , , , , , , , , | 6 commenti

Esistono cani che pesano meno di 6 Kg?

Si, esistono, questo lo so. Ma resta l’unica informazione di cui posso essere certo. Con questo breve preambolo introduco il tema: Trenitalia ha deciso che il modo migliore per fronteggiare il problema delle zecche nei vagoni e’ quello di vietarvi l’accesso a tutti i cani che superino i 6 (sei) chilogrammi di peso.

Consentitemi di dire che raramente ho udito un’idiozia simile. Perche’ idiozia? Ah, allora volete veramente che mi dilunghi? Sta bene, eccomi qua.

Prima di tutto: rispetto alla quantita’ di cani potenzialmente viaggianti in treno, quanti cani pesano meno di 6 Kg? A spanna direi un buon 10%. Diciamo che ogni giorno, su ogni treno viaggino 10 cani. Bene, dopo questa restrizione, avremo solo 1 cane per treno. Quindi avremo, in media, solo il 10% delle zecche rispetto a prima. Ottimo risultato! Forse criticabile in termini assoluti, ma rilevante rispetto all’investimento. Infatti, con questa decisione a costo zero, eliminare automaticamente il 90% di zecche mi sembra notevole.

Ora, ironia a parte, mi sembra che la faccenda sia stata affrontata in modo superficiale, a voler essere gentili. Infatti, quando ci si sposta nell’area relativa alla salute, il consumatore diventa piuttosto recettivo e attento. E ti pare che il fornitore monopolista di trasporti su rotaia se la possa cavare con un’idea del genere? Ma forse sarebbe piu’ produttivo fare delle frequenti pulizie a regola d’arte, magari utilizzando prodotti che prevengano il riformarsi di certi “fenomeni”. E poi, siamo sicuri che queste famigerate zecche arrivassero dai cani? La statistica di prima era un’ipotesi ma, in realta’, quanti cani viaggiano in media su un treno? Io non ne ho ma visti, forse uno all’anno… E quante zecche aveva addosso quel cane?? E perche’ hanno deciso tutte di mollarlo per installarsi su un treno?

E infine: ma fossero solo le zecche il problema… i treni sono lerci e puzzolenti. Guardate l’immagine qui sotto:

Un treno qualunque fotografato da un passeggero
Un treno qualunque fotografato da un passeggero

Ma fate qualcosa! Pulite, lavate, spruzzate, disinfettate, derattizzate, vulcanizzate, bruciate, fate un po’ voi!

23 settembre 2008 Posted by | Pericoli vari e disservizi | , , , , , | Lascia un commento