TuttoQua?

L'umanita' sta regredendo

L’epilogo della tinozza

Oggi si chiude il capitolo piscina, con l’ennesimo intervento di una squadra di zozzoni.

Riassunto delle puntate precedenti: sul tetto di casa abbiamo una piscinetta che non siamo mai riusciti ad usare. Dopo esserci procurati il cloro e i kit per il controllo dell’acqua abbiamo scoperto che il motore non funzionava, il filtro per il cloro era rotto e che non c’era nessun modo di tenerla pulita, in particolare di rimuovere la sabbia dal fondo. Solo per dire, ma questo fatto succedeva cosi’ tanto tempo fa che, nel frattempo, i kit sono scaduti e ne abbiamo dovuti comprare altri…

Inciso: l’India e’ un paese sabbioso, sporco, insettoso e tutto il resto, tenere pulita una tinozza come la nostra e’ un’impresa titanica.

Cosa e’ stato fatto: in 5 mesi, in soli 5 mesi, e’ stato messo un motore nuovo, un ulteriore aggeggio che immette una non meglio identificata sostanza chimica nell’acqua, e un nuovo filtro del cloro. Poi e’ stata tentata l’installazione di una pompa aspirante piu’ potente di un Boeing 747. Un misero fallimento, risolto, in sole 3 settimane, con l’installazione di una scopa aspirante collegata direttamente al filtro della piscina (noi questa cosa le predicavamo da mesi, ma gli indiani sono TOC TOC).

Oggi e’ arrivato un SENIOR engineer, cosi’ senior che ogni 50 parole in Hindi ne diceva una in inglese. Ormai  mastico un numero di vacaboli Hindi sufficiente per capire quello che devo capire, per cui evito di mandargli Neurone 1 e Neurone 2 in corto, nel tentativo di parlare una lingua che, in 3 secoli di dominio britannico, non sono riusciti ad apprendere.

Inciso 2: TuttoQua Junior ha imparato l’inglese in 3 mesi…che, per la precisione, equivalgono a un mille e ottocentesimo della durata della colonizzazione inglese. Io non vorrei insistere troppo, ma qualcosa di storto a livello genetico c’e’…

Il maestro era accompagnato da un zozzone indescrivibile: appena costui si e’ presentato dinanzi al cancello, il mio naso si e’ schiantato affranto al suolo e, quando ZozzonMan si e’ tolto le scarpe prima di entrare in casa, il mio naso ha chiesto asilo politico in Sri Lanka e il mio stomaco e’ fuggito in Bangladesh! Aveva dei calzini che sicuramente non avevano mai visto l’H2O in vita loro, e dai buchi spuntavano dei piedi cosi’ sporchi, ma cosi’ sporchi, che l’Omino Bianco in persona sarebbe morto di crepacuore.

Inciso 3: gli indiani, prima di entrare in casa si tolgono le scarpe… Adesso io dico… abitate in un paese dove la sporcizia regna sovrana, siete sporchi da fare schifo… non sia mai che rischiate di portare qualcosa di zozzo in casa. neh?? Ma almeno quello che c’e’ dentro le scarpe fosse piu’ pulito! Ma tenetevele ‘ste scarpe no, che fate ridere i polli con questa cosa!

Saliamo in terrazza, metto la pompa in acqua (la pompa che pesca direttamente dal serbatoio sul tetto, brevetto TuttoQua Girl) e aspetto. E mentre aspetto, cerco di togliere quante piu’ schifezze possibili col guadino. Nel frattempo ZozzonMan attacca la scopa aspirante, fa partire il motore, e tira su alcune tonnellate di sabbia dal fondo. Per pulire 8 metri per 3 c’ha messo 2 ore, perche’ il movimento della scopa sembrava la moviola di Carlo Sassi!

Il culmine l’ha raggiunto quando voleva usare da solo, senza supporto, il kit per la misurazione del livello di cloro e di PH! Mi sono messo ad osservare per curiosita’, per vedere dove voleva arrivare. Finche’ si e’ trattato di riempire le due provette con l’acqua della piscina, tutto bene. Quando pero’ doveva versare le goccine rivelatrici, ho udito il bang sonico dei due neuroni mentre entravano drasticamente in conflitto.

Inciso 4: il PH medio dell’acqua che esce dai rubinetti a Gurgaon e’ 8.5!!! MAH!

Finita la spazzolatina, e messo giu’ un po’ di cloro, i due piu’ un terzo che rappresenta il padrone di casa (il Sikh col coltellaccio), si mettono all’ombra a parlare. E parla, parla, parla, a un certo punto, dopo essermi rotto le balle a sufficienza, mi avvicino e dico: “Beh, dobbiamo fare qualcos’altro?”. Loro si guardano e si dicono: “Dobbiamo fare qualcos’altro, no? E allora possiamo andare”. Ma che cazzo stavate facendo sul mio tetto, vi contavate i fatti vostri?? Ma tu guarda la deficienza come dilaga…

Alla fine mi danno la dimostrazione di come operare il tutto e se ne vanno.

La conclusione e’ che:

1- La pulizia della piscina va fatta rigorosamente a mano, sul tetto, sotto il sole…

2- Nonostante filtri di qua e filtri di la’, il cloro va messo direttamente nella vasca, a occhio, perche’ nessuno e’ stato capace di dirmi la quantita’. Per fortuna ho trovato una formulina sul Web…

3- Ogni giorno bisogna fare un’operazione che facilita l’autopulizia del filtro del motore, operazione che va fatta nel cunicolo dove si trovano i controlli della piscina, un posto che e’ alto la meta’ di me ed e’ pieno di ostacoli, quali tubi, muretti, ecc… L’autopulizia butta via un bel po’ d’acqua, per cui, ogni giorno, bisogna reintegrare il livello con il sistema brevettato di cui sopra…

4- L’acqua sara’ sempre piena di insetti e ogni altra amenita’, e piu andiamo incontro ai monsoni e peggio e’.

Sapete che vi dico? Io il bagno lo faccio lo stesso, tanto di qualcosa prima o poi dovro’ morire.

25 marzo 2009 - Posted by | Cose tecniche, L'India non puo' farcela! | , , , , , , , , , , , ,

6 commenti »

  1. Premessa: senza essere sul posto è probabile che il mio parere sia a vanvera; chiedo quindi scusa in anticipo.
    Dunque: il mio dubbio è che nell’impianto che alimenta la piscina, in aspirazione manchi (o funzioni male) la valvola di non ritorno (detta “cipolla”) questa ha il compito di mantenere sempre pieno d’acqua il tubo di aspirazione; inoltre permette alla pompa di innescare subito all’accensione.
    Accertarsi inoltre che il filtro sia montato sul tubo di mandata. Teoricamente con queste condizioni anche una pompa non particolarmente potente (1 – 2 Kw) dovrebbe poter fare funzionare l’impianto.
    Piuttosto: se la piscina sul tetto è di mt 3 x 8, con mt 1 di livello dell’acqua hai 24 tonnellate di peso sul capo che sono l’equivalente di un “Leopard” (inteso come carro armato).
    Io con un leopard sul tetto non mi sentirei tranquillo. Saluti e buon bagno.

    Commento di Riccardo R. | 25 marzo 2009 | Rispondi

  2. Ciao Riccardo, grazie delle indicazioni. In realta’ temo che le tonnellate siano circa 55, il che raddoppia i tuoi timori e anche i miei. Soprattutto in considerazione di come costruiscono le case qui…

    Per quel che riguarda l’accrocchio, credo che ora abbiano installato tutto correttamente, perche’ il motore funziona, aspira dal cassetto e i soffioni buttano fuori di nuovo.

    Il problema e’ che tenere pulita qui una piscina e’ un’impresa davvero disperata.

    Commento di tuttoqua | 25 marzo 2009 | Rispondi

  3. Ma se è un problema tenere pulita la casa… figuriamoci la piscina!!!!!!
    Però devo dire che io preferisco che si tolgano le scarpe… ho una sfilza di ciabatte per ospiti (ogni volta che vengono usate vengono sucessivamente disinfettate e se disinfetto io…) e per engineer vari, che faccio lavare a Koghendra… Considerato cosa sono le strade in questi paesi mi sento più tranquilla così!
    Se poi l’ospite non è abituato o non ha piacere di togliersi le scarpe… faccio disinfettare il pavimento.
    Lo so, lo so, sto diventando paranoica… ma insomma, qui i microbi sono animali da compagnia, li portiamo a spasso al guinzaglio!

    Ciao! Niki

    p.s. continuo a non trovare i miei occhiali, considerato che ieri aveva nascosto i fagiolini verdi lessati in un armadio, potrebbero essere ovunque!!!!!!!

    Commento di Niki | 26 marzo 2009 | Rispondi

  4. Qui invece niente ciabatte, per cui preferisco che si tengano le scarpe e poi noi disinfettiamo i pavimenti…

    Per gli occhiali, mi sa che quando li trovi ti conviene metterci su un cercapersone che faccia beep! 😀

    Commento di tuttoqua | 26 marzo 2009 | Rispondi

  5. […] aneddoto, preso a caso, e’ relativo ad una storia collaterale ai fatti della tinozza. Quando finalmente riuscimmo a ordinare un po’ di cloro per la piscina, si presento’ a […]

    Pingback di Che faccia di bronzo! (POST sull’India) « TuttoQua? | 19 gennaio 2010 | Rispondi

  6. […] segue questo blog da un paio d’anni, forse ricordera’ la storia della tinozza indiana. Vale a dire la piscina installata sul tetto della nostra casa di Gurgaon, e di come questa ci […]

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