TuttoQua?

L'umanita' sta regredendo

Bibita, bibita, bibita. E tu StEnlio cosa vuoi? Bibita!

Ieri sera la TuttoQua Family si e’ unita ad una cena a casa di amici italiani a Delhi, cena piacevolissima e luculliana, di cui li ringraziamo ancora una volta. Tra un gamberone e una seppia ed alcune tonnellate di altre masserizie, essendo tutti italiani, siamo inevitabilmente finiti a parlare di questo paese che ci ospita. D’altronde di che dovremmo parlare? Siamo qui, lontani da casa, tutti nello stesso luogo, e’ spontaneo confrontarsi sul tema comune. Se vado allo stadio, con gli altri tifosi si finisce a parlare di calcio, non certo di pizzi e merletti.

Al di la’ delle differenze soggettive e oggettive, delle ambizioni, delle attese, delle professioni e delle abitudini sociali, perche’ ognuno ha le sue ed e’ sacrosanto che sia cosi’, abbiamo messo a fattor comune alcune valutazioni sull’India e sugli indiani. Valutazioni che, ancora una volta, mi hanno fatto riflettere.

Perche’ si puo’ dire cio’ che si vuole, ma quando un nutrito gruppo di persone afferma di incontrare certe difficolta’, con dovizia di particolari cosi’ simili, non c’e’ scampo! Se sospetto di essermi rotto un braccio e faccio dieci radiografie in dieci ospedali diversi, e tutti e dieci i radiologi mi dicono che il braccio e’ rotto… aho’, sara’ rotto ‘sto braccio, eh! Cio’ che resta da fare non e’  l’undicesima radiografia, piuttosto serve un gesso.

Quando si parla di affidabilita’, dunque, gli indiani si rivelano completamente inaffidabili, perfino quelli che sembrano piu’ fedeli, piu’ affezionati, capita che ti pugnalino alle spalle quando meno te lo aspetti. E se ti possono imbrogliare e fregare non ci pensano nemmeno un secondo, e se possono farlo lasciandoti nella peggiore situazione possibile, ci godono perfino.

Capacita’ professionali? Sono sostanzialmente incapaci. Indubbiamente possiedono degli skill particolari, ad esempio sono bravissimi con i numeri. Ma quando si tratta di tirare fuori un’idea, che fosse una, non c’e’ nulla da fare. Un commento simpatico e’ stato: “Leonardo da Vinci non sarebbe mai potuto nascere in India, perche’ questa possibilita’ non e’ contemplata nel patrimonio genetico locale”. Questo la dice lunga su una cosa: si ammazzano sui libri, studiano, studiano e studiano, ma poi tutto questo studio non porta innovazione e non porta crescita.

Lingua e organizzazione: ci si e’ chiesto come mai, dopo 3 secoli di dominio britannico, questi non siano nemmeno riusciti ad imparare l’inglese. Si e’ discusso sul valore che gli inglesi possano aver portato o meno a questo popolo, e siamo stati d’accordo sul fatto che un impero coloniale che espande i suoi possedimenti, non lo fa certo per andare a dare una mano a qualcun altro, ma ci va per sfruttarne le risorse. Ma, nonostante questo, se gli inglesi non fossero mai venuti in India, questo popolo vivrebbe ancora nel Medioevo piu’ Medioevo di quello in cui vive oggi. La lingua, seppur appresa malissimo, gli ha dato la possibilita’ di unire un paese altrimenti non unificabile. La burocrazia e’ inglese, cosi’ come i trasporti e tanto altro. Se l’India e’ oggi cio’ che afferma di essere, e cioe’ un paese in grande crescita, che ambisce al titolo di Potenza, che dice di essere la piu’ Grande Democrazia del Mondo, che sostiene di esportare talenti e beni materiali in tutto il Mondo, beh lo deve alla Gran Bretagna, nel bene e nel male.

Nel 21-esimo secolo e’ inaccettabile che una parte (una grossa parte!) della Razza Umana sputi per terra, rutti in continuazione, e viva nella sporcizia deliberatamente, per scelta, perche’ l’acqua e il sapone non sono entrati a far parte della vita di tutti i giorni. E’ insostenibile che un popolo assegni cosi’ poco valore alla vita umana, che guidi in stato di totale incoscienza, mettendo a rischio la propria sicurezza e quella altrui. Che consenta a ogni sorta di animale di scorazzare libero per la strada, inclusa la famigerata mucca sacra, della cui sacralita’, evidentemente, non gliene puo’ fregare di meno a questi indiani, visto che milioni di bovini vivono dove gli capita, mangiando spazzatura, defecando per la strada, diffondendo malattie, provocando incidenti e crepando schiacciati da camion e autobus.

Nel 21-secolo e’ paradossale che un paese che afferma di possedere ogni tecnologia debba ancora dipendere dai generatori diesel e dai depuratori d’acqua, e che costruisca qualsiasi cosa cosi’ male e con tanta superficialita’. Che non abbia un sistema fognario e uno di distribuzione del gas, e che le strade versino in condizioni terrificanti. E’ perfettamente inutile mandare un razzo sulla Luna in un contesto del genere!

E’ incredibile invece che ci siano persone convinte del fatto che una donna che perda il marito debba gettarsi nelle fiamme della pira di costui, cosi’ da morirci insieme. O che le Caste siano ancora un concetto gia’ solo vagamente possibile. Che esistano i servi, che dormono per terra, lavorano 24 ore al giorno per una misera paga e che vengono  umiliati, maltrattati e piacchiati in continuazione.

In un Mondo messo sotto stress dagli esseri che lo popolano, dove la societa’ civile, le risorse e l’ambiente sono divenuti la chiave per la sopravvivenza della nostra specie, e’ disdicevole che 1/4 della popolazione mondiale stia cercando a tutti i costi di autodistruggersi e di portarsi dietro gli altri 3/4. Come si puo’ pensare di migliorare la qualita’ di cio’ che respiriamo e mangiamo, facendo degli sforzi inauditi, quando da questo lato dell’emisfero, una massa informe di menefreghisti e ignoranti ci rema contro?

L’Europa e’ una barchetta a remi che cerca di trainare il Titanic lontano dall’iceberg che si profila all’orizzonte:

Re-ma! Re-ma! Re-ma!

Hai voglia a remare…

28 marzo 2009 - Posted by | L'India non puo' farcela! | , , , , , , , , , , , ,

5 commenti »

  1. Parole sante, amico mio.
    Ma il mondo ha un problema più grande: il momò del profilo estrattore dà un vantaggio quantificato in 5/7 decimi (l’inzopportabbile Mazzoni dixit), solo che Massa ne ha beccati più di 8 e Rikkionen quasi un secondo: non è che hanno invertito due fili ed il kers funziona al contrario?
    Vabbe, aspettiamo ancora un po’, prima di stracciarci le vesti.
    Dottordivago

    Commento di ilpandadevemorire | 28 marzo 2009 | Rispondi

  2. Vecchio mio, restiamo ottimisti, almeno finche’ non avremo capito le strategie. Ci sono sicuramente squadre che hanno scelto la tattica delle tre soste… sperem! Almeno la McLaren e’ nella merda, il che e’ gia’ una mezza consolazione 😀

    Commento di tuttoqua | 28 marzo 2009 | Rispondi

  3. Carlo, la mia confidenza e’ scemata un po’… guarda qui:

    http://www.formula1.com/news/headlines/2009/3/9085.html

    Commento di tuttoqua | 28 marzo 2009 | Rispondi

  4. Dai consolati! Che le strade nepalesi sono messe peggio di quelle indiane e proprio ieri, un amico arrivato da Delhi si lamentava del traffico disastroso di kathmandu e di quanto sono peggio gli autisti nepalesi di quelli indiani e di come sono deficenti, idioti e prepotenti a livelli indicibili i motociclisti nepalesi perfino rispetto a quelli indiani….. 🙂
    Niki

    Commento di Niki | 31 marzo 2009 | Rispondi

  5. Sono da quindici giorni in questo paradiso chiamato India
    e se pur da poco e dopo aver viaggiato in macchina da Mumbay a Hyderabad su una macchina con autista e a fianco un indiano devo concordare in pieno con il commento postato

    a parte qualche isola felice di nuove costruzioni un pò fuori Mumbai , per il resto moltissima gente vive nei tuguri,nella sporcizia che immacabilmente qualcuno ricicla o che viene mangiata dai cani randagi.sputano per terra,ruttano,pisciano da tutte le parti, se hai soldi e potere sono servili se non hai niente puoi morire per strada che tanto non gliene fotte niente a nessuno ( uno in meno).Usano il clacson 24 ore al giorno , il traffico nellecittà scorre lentissimo, e dire che guidano come kamikaze è fargli un complimento.Mi sono dovuto fermare 4 volte xchè sia l’autista che l’accompagnatore sono musulmani e devo 5volte algiorno pregare.
    Non so che dire l’unica cosa che posso dire sarà la mia gioia nel poter ritornare nel Bel Paese
    ciao

    Commento di ric | 13 settembre 2009 | Rispondi


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