TuttoQua?

L'umanita' sta regredendo

Body language

Anche gli indigeni del Sub Continente hanno il loro proprio linguaggio del corpo, codificato nel loro DNA. Nel Mondo si dice che noi italiani ne siamo i campioni assoluti, al punto tale che, spesso, gli altri popoli, soprattutto quelli nordici, ci sfottono. “Italiano, what do you want?”, mimando malissimo il nostro famoso gesto interrogativo

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al quale verrebbe istintivo rispondere con un bel dito medio teso e dritto come una mazza di scopa.

Vabbe’, transeat e torniamo a noi. Come dicevo, inevitabilmente anche gli indiani condiscono la loro comunicazione verbale con una discreta varieta’ di gesti e movimenti, che sono piuttosto diversi dai nostri, ma in certi casi nemmeno troppo. Ve ne racconto qualcuno, cosi’ se vi capitasse di venire da queste parti, sareste parzialmente pronti.

Ma che sto dicendo? Ma perche’ mai dovrebbe saltarvi in testa di venire nel Quarto Mondo? Dev’essere il brunch all’Imperial che mi ha rintronato oggi…

Comunque, il piu’ conosciuto e’ il saluto: uniscono le mani, come a noi insegnano al catechismo, e s’inchinano leggermente, dicendo Namaste (meno formale) oppure Namaskar (piu’ formale). Ma questo e’ un gesto che piu’ o meno conosciamo, anche perche’ e’ comune ad altre culture asiatiche.

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Il secondo e’, a mio parere, quello piu’ ridicolo. Quando gli indiani vogliono dire di si, non scuotono la testa dall’alto verso il basso e viceversa come facciamo noi, in palese segno di assenso, ma fanno l’opposto. La testa si muove sul piano orizzontale, esattamente nel modo che noi usiamo per dire no. Ma, contemporaneamente,  la capoccia oscilla  anche verso destra e verso sinistra, creando un movimento da mal di mare. Il problema e’ che questa cosa a noi occidentali appare proprio come una risposta negativa. Prima che imparassi ad adattarmi al movimento, vedevo indiani rispondermi no anche in situazioni dove il no non poteva essere contemplato. Tipo, al ristorante al cameriere: “mi porti una bottiglia d’acqua per favore?”. E lui scuoteva la testa, che a me veniva spontaneo pensare “questo o e’ scemo o e’ stronzo”.

O magari, in ufficio, parlavo a un mio collaboratore che mi diceva si con la bocca e di no con la testa: “Yes Sir, I understand”, mentre se la ciondolava di qua e di la’.

“Bello, ma mi stai a piglia’ po’ culo?”. Poi uno ci fa l’abitudine e passa tutto… quasi tutto. Un consiglio: semmai ve ne venisse lo schiribizzo, non provate a farlo con un indiano, perche’ verreste presi per il culo per i secoli a venire. Servono eoni di allenamento per riprodurre il movimento in modo naturale. Capire poi la differenza tra quando dicono si e quando dicono davvero no, beh questa e’ una finezza per pochi eletti. Ma tanto, anche quando dicono si, in realta’ intendono no. “Farai questa cosa?”. “Si”. Oppure, “hai capito?”. “Si”. Ecco, voi prendeteli sempre per dei no e andrete bene!

Per farvi vedere “la mossa”, ho trovato questo video:

In Italia quando vogliamo dire qualcosa tipo e’ finito, oppure non ne ho piu’, mettiamo indice e pollice a pistola e ruotiamo la mano a destra e a sinistra. Gli indiani fanno lo stesso, ma con tutte le dita distese. Somiglia molto al nostro cosi’ cosi’. Ma anche il loro cosi’ cosi’ e’ come il nostro cosi’ cosi’, insomma e’ un casino!

Quando invece raccontano animatamente di aver superato un problema o di essersi liberati di qualcuno o di qualcosa, mimano un movimento che e’ simile al nostro va a quel paese, quello cioe’ di proiettare il braccio in avanti e contemporaneamente muovere il polso. Fanno lo stesso, ma il loro braccio va di lato al corpo, sopra la testa, tipo quando si scaccia una zanzara.

Per chiedere scusa, si afferrano il lobo di un’orecchio tra indice e pollice e se lo tirano, mentre quando non sanno che cazzo dire perche’ il mononeurone e’ annegato nel masala, portano l’indice a toccare il labbro inferiore e restano cosi’ fino al successivo passaggio della cometa di Halley.

Infine, per chiedere di andare in bagno, loro alzano il mignolo, mentre noi facciamo la V con indice e medio, che in India significa “aspetta un attimo”.

Se volete, guardate questo filmato piuttosto esplicativo:

15 marzo 2009 - Posted by | Bestialita', Cose da ricordare, L'India non puo' farcela! | , , , , , , ,

2 commenti »

  1. Oh cazzo, quindi tutte le volte che chiedevo ad un’indiana se me la dava e quella scrollava la testa…
    Adesso me lo dici!?
    Dottordivago

    Commento di ilpandadevemorire | 16 marzo 2009 | Rispondi

  2. Yes Sir… no Sir… ehm… yes Sir… nod nod nod…

    Commento di tuttoqua | 17 marzo 2009 | Rispondi


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